CASO MORGAN. RISARCIMENTO RESPINTO, IPOTESI GIUSTIZIA RIPARATIVA

LECCO – Morgan, a processo per stalking e diffamazione nei confronto dell’contro la ex fidanzata Angelica Schiatti, ha chiesto di accedere alla giustizia riparativa.

Davanti al giudice Gianluca Piantadosi, l’accusa era condotta dal Pm Chiara Stoppioni, si è svolta oggi una nuova udienza nel processo che vede imputato Marco Castoldi. Il noto artista e cantautore, secondo l’accusa, avrebbe molestato e diffamato la sua ex tra il 2019 e il 2020, perseguitandola con messaggi sui profili social e apostrofandola con frasi volgari. I due avevano avviato una relazione, troncata nel primo lockdown, ma Morgan non avrebbe accettato la decisione dell’ex, che all’epoca risiedeva a Merate, in provincia di Lecco.

Questa mattina Morgan, con al fianco i suoi legali, gli avvocati Rossella Gallo e Leonardo Cammarata, si è detto disponibile a risarcire con 15mila euro la parte lesa, istanza respinta dal legale di Angelica Schiatti, avvocatessa Maria Nirta.

Successivamente ha reso una deposizione dicendo: “Mi sento torturato da questa vicenda che durata da quattro anni. Ho posto le mie scuse per il linguaggio che ho usato”. Poi ha ripercorso la relazione con Angelica Schiatti, il percorso fatto e quanto accaduto tra il 2019 e il 2020.

L’avvocatessa Rossella Gallo ha poi depositato l’istanza di giustizia riparativa per Morgan, prevista dalla legge Cartabia e per la prima volta chiesta a Lecco. Il Pm Chiara Stoppioni non si è opposta, mentre la parte civile con l’avvocatessa Maria Nirta si è detta contraria. Il giudice Gian Luca Piantadosi si è riservato e comunicherà la decisione sull’istanza di giustizia riparativa nell’udienza del 27 settembre.

A.Pa.