LECCO – E alla fine il cartello della discordia è stato tolto. Cristian Sanvittori, amministratore unico del consorzio Obiettivo lavoro, ha deciso di togliere il manifesto affisso sulla vetrata degli uffici a Lecco con la scritta “Questa azienda non assumerà personale di nazionalità indiana finché i nostri soldati non verranno liberati”, riferendosi ai due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Lo ha scritto in un comunicato che ha diramato nel pomeriggio di sabato. Ecco il testo completo:
Lo scrivente Cristian Sanvittori, in relazione all’affissione del cartello relativo alla liberazione dei Marò, evidenzia che da parte dell’Azienda che rappresenta, non vi è stata alcuna discriminazione nei confronti di qualsiasi tipo di lavoratori sia essi indiani o di altra nazionalità. Il cartello affisso, peraltro rimosso, ha voluto rappresentare una manifestazione provocatoria a sostegno della libertà di due italiani che sono detenuti ingiustamente.
Si ribadisce pertanto che verrà consentito, come sempre fatto fino ad oggi, l’accesso ai cittadini di nazionalità indiana e di qualsiasi altra nazionalità, al pari di qualsiasi cittadino italiano.
Si spera che con questo si sia chiarito l’episodio, che è diventato oggetto di speculazione. L’esponente non ha mai discriminato le persone per la loro provenienza, nel contempo, però, non vuole essere oggetto di attacchi proditori o pseudo scandalistici tali da fare apparire l’esponente in una raffigurazione non rispondente alla realtà.
Lo scrivente è rammaricato, peraltro, di avere provocato situazioni di tensione e divisioni che non erano nei propri intenti.
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