CASO GILARDI, IL COMUNE E L’EX BADANTE NEI LASCITI DEL TESTAMENTO DEL PROF

LECCO – L’ex badante di Carlo Gilardi, Brahim El Mazoury e il Comune di Airuno sono citati nel testamento del professore di Airuno morto a 92 anni lo scorso 22 ottobre ottobre. È quanto emerso oggi nell’udienza davanti al giudice monocratico di Lecco, Giulia Barazzetta.

L’accusa era condotta dal Pm Mattia Mascaro, davanti al quale sono sfilati alcuni testimoni, chiamati dalla difesa, sulla vicenda che vede imputati quattro extracomunitari: Abdelmalak Rougui, 40 anni, marocchino, Hichem Horroun, 45 anni, algerino, Khalifa Mejbri, 40 anni, tunisino e Nedal Abushunar, 49 anni, israeliano d’origine, tutti a processo per circonvenzione di incapace.

All’inizio dell’udienza il giudice – avendo ricevuto la comunicazione del decesso di Carlo Gilardi – ha comunicato che l’amministratore di sostegno, avvocato Elena Barra esce dal processo come parte civile, inoltre ha comunicato che nelle scorse settimane è deceduto uno degli imputati – Abdellatif Ben Mustapha Hamrouni, 53 anni, tunisino, e disposto il non luogo a procedere.

Nell’udienza odierna l’ex sindaco di Airuno Adele Gatti ha ricostruito i rapporti tra l’amministrazione comunale e l’ex professore, riferendolo come benefattore per il Comune, che ha donato i soldi per l’acquisto di un Dae e un terreno che si affaccia su via Postale Vecchia, dove è stato realizzato un parco.

I testi sono stati incalzati dalle domande dell’avvocato Andrea Artusi, che assiste alcuni imputati, e dal Pm Mattia Mascaro. Sono stati ricostruiti i rapporti tra Carlo Gilardi, che è stato ricoverato della Rsa Airoldi e Muzzi dal 30 ottobre 2020 al 25 settembre scorso, e alcuni degli extracomunitari che ha ospitato nelle sue proprietà del Cerè, frazione di Airuno.

La notizia più importante arriva dal testamento, che è stato aperto nelle scorse settimane, e che vede citato per lasciti l’ex badante Brahim El Mazoury e il Comune di Airuno. Nella prossima udienza saranno sentiti altri testi, mentre l’8 gennaio è prevista la sentenza.

A.Pa.