CASO AREU, MANIFESTAZIONE
DEI CRONISTI SOTTO LA REGIONE
PER IL DIRITTO A INFORMARVI

MILANO – Un centinaio di giornalisti (tanti, trattandosi di soli “cronisti” – sotto categoria all’interno dell’Ordine professionale) ha manifestato questa mattina a Milano davanti a Palazzo Lombardia, sede della Regione.

Oggetto dell’iniziativa, la cancellazione improvvisa del portale di AREU che da molti anni viene utilizzati proprio da chi segue la cronaca per avere le prime informazioni da fornire a voi, lettori di quotidiani on line e cartacei, radio, tv e quant’altro, una volta verificate le circostanze degli eventi segnalati dall’Agenzia regionale Emergenza Urgenza.

L’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, autore del taglio (senza preavviso) della fruizione del portale ha annunciato che da oggi, giovedì 20 aprile, AREU attiverà altre 4 linee telefoniche per rispondere alle chiamate dei giornalisti che si aggiungono ai numeri dell’ufficio stampa della stessa Agenzia.

Si tratta però di fasce orarie “dedicate” risicatissime, fasce orarie (8.30-9.30; 14.30-15.30; 19.00-20.00), appena tre fasce da 60′ l’una con enormi “buchi” in orario importanti come mattina e pomeriggio. Una sorta di “contentino” che non riequilibra affatto la cancellazione del servizio on line – voluto una decina di anni fa dalla stessa AREU.

Nei loro interventi il presidente di ALG Paolo Perucchini, il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Riccardo Sorrentino e il rappresentante dei cronisti hanno ricordato come si stiano sempre più riducendo gli spazi per fare del giornalismo al servizio del lettore. Anche lo spegnimento della pagina Real Time così repentina senza preavviso né tavolo di confronto è stato uno sgarbo istituzionale. Né l’apertura di quattro linee telefoniche a sostituzione della suddetta pagina appare soluzione percorribile. Secondo l’esperienza dei colleghi a volte nessuno risponde – e poi come detto sopra si tratta di un servizio di sole tre ore al giorno, con piccole fasce d’orario sparse lungo la giornata, che lascia scoperta la tempestività dell’intervento e di fatto opacizza la trasparenza.

Finora, infatti, i rapporti tra operatori e mondo dell’informazione erano sempre stati all’insegna della correttezza e del rispetto per entrambe le parti. Dai colleghi più giovani arriva la preoccupazione che il cittadino comune venga sempre più penalizzato e che e non ci si debba stupire che sentendosi poco informato decida al momento del voto di non presentarsi alle urne, incrementando l’astensione, come è successo nell’ultima tornata elettorale.

Alla manifestazione di oggi a Milano presenti i presidenti di Ordine e Sindacato dei giornalisti e delle associazioni di categoria, il Movimento 5 Stelle lombardo nonché una rappresentanza di Lecco News, Valsassinanews e le altre testate del gruppo editoriale IperG,

Al termine del presidio una delegazione di giornalisti è stata ricevuta dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, e dal suo staff. Quest’ultimo non ha accolto la richiesta di riattivazione immediata del servizio “real time”. In compenso ha chiesto due settimane di tempo per definire tecnicamente il nuovo sito Areu.

In particolare, Bertolaso ha garantito che a livello informativo la piattaforma non sarà peggiorata: anzi, ha garantito che sarà migliorata offrendo servizi di comunicazione diretta da parte delle strutture sanitarie interessate agli interventi. “Riteniamo comunque un errore non riaprire subito il servizio real time – ha detto il presidente Alg, Paolo Perucchini -. Secondo noi, i miglioramenti tecnologici preannunciati potevano e possono essere introdotti mentre la vecchia piattaforma è operativa. In ogni caso, valuteremo attentamente l’efficacia del sistema informativo nuovo e non accetteremo un passo indietro rispetto alle informazioni di base attualmente fornite. Sapremo apprezzare le novità promesse dall’assessore solo se, una volta entrate in servizio, si riveleranno davvero migliorative del livello informativo pubblico e non si riveleranno, invece, ostacoli all’attività dei cronisti e al diritto dei cittadini ad essere informati”.

RedCro