CASE POPOLARI: ALER RIFORMATE, LECCO VA CON BERGAMO E SONDRIO

MILANO – Dopo un grande lavoro in Commissione e in Consiglio (presentati circa 50 emendamenti) la Regione Lombardia si dota di una nuova governance per le Aler, che fa da preludio a una più complessiva riforma dell’intero sistema del welfare abitativo che verrà messa in campo nei prossimi mesi.

Questi i punti salienti della riforma:

·         Riduzione da 13 a 5 Agenzie così accorpate: Lodi-Pavia (6,981 alloggi), Brescia-Cremona–Mantova (13.755 alloggi), Bergamo–Lecco-Sondrio (8.986 alloggi), Busto Arsizio–Como–Varese-Monza Brianza (15.204 alloggi), Milano (59.904 alloggi)

·         Azzerati i Consigli di Amministrazione attualmente composti da sette componenti e viene istituita la figura del Presidente unico (da 91 consiglieri di amministrazione a 5 presidenti)

·         Riduzione dei componenti dei Collegi sindacali da 5 a 3 (da 65 componenti a 15)

·         Introduzione di un Consiglio territoriale per Agenzia, con funzione di rappresentanza territoriale e consultiva, composti da un minimo di 7 a un massimo di 13 sindaci (nominati dal Consiglio Regionale di cui 2-4 dalla minoranza) senza retribuzione.

·         Introduzione dei costi standard (parametro di valutazione del Presidente e del Direttore Generale) che saranno definiti entro 6 mesi dall’entrata vigore legge da parte della Giunta.

·         Risparmio complessivo di 5 milioni di euro dai tagli

·         La retribuzione del Presidente sarà definita dalla Giunta e non potrà superare l’indennità complessiva di un consigliere regionale

·         Entro i primi tre mesi del 2014 revisione complessiva delle politiche abitative (legge regionale 27)

Così il consigliere Mauro Piazza:  “Ho lavorato alla stesura del progetto di legge del Popolo della Libertà che per primo ha indicato la soluzione di snellimento tramite Amministratore Unico anzichè consigli di amministrazione e che, assieme altre proposte presentate, ha dato corpo alla legge che abbiamo approvato oggi . Un piccolo rammarico circa l’articolazione territoriale: l’avrei preferite più capillare, anche lasciando le attuali aziende provinciali, eventualmente garantendo comunque la messa in comune di alcune funzioni e servizi a livello regionale. Tuttavia è presente un organismo collegiale di sindaci che permetterà ai territori adeguata rappresentanza.
Abbiamo in ogni caso trovato un ottimo punto di equilibrio tra le varie sensibilità e le proposte presentate dai vari gruppi. Ancora una volta rispettando i tempi di lavoro che il Consiglio si era dato.
Speriamo che le Aler sane come quella di Lecco siano in ogni caso contagiose rispetto alle situazioni più critiche di cui abbiamo avuto conoscenza durante il lavoro svolto”.