CASA MIA QUANTO MI COSTI!
POLITICHE DI SUPPORTO ASPPI
AL DISAGIO ABITATIVO A LECCO

enzo-bergamaschi-asppiLECCO – ASPPI Lecco – Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari – ha presentato una raccolta dati relativi al disagio abitativo e alle nuove vulnerabilità alle quali è soggetta la provincia di Lecco. ASPPI raggruppa 450 piccoli proprietari e gestisce 4000 alloggi in provincia, grazie ai dati degli ultimi anni è riuscita a dare una nuova lettura al territorio, partendo dagli sconcertanti dati di disagio abitativo.

15.000 famiglie vivono in una situazione di disagio abitativo, cioè non hanno un reddito sufficiente a pagarsi la propria abitazione. Negli ultimi dieci anni la situazione è molto mutata: prima il disagio era limitato a indigenti e persone con problemi psichici e sociali, relegate alle aree metropolitane; ora il disagio è vasto, uniforme e diffuso anche in periferia. Oltre alle 15.000 persone che vivono un disagio abitativo, spesso in una condizione di sofferenza celata, non evidenziata, nel 2015 si sono contati un totale di 282 sfratti, di cui 116 portati a termine, mentre 261 sono state le richieste per il rilascio immobili per morosità. I numeri non fanno che concretizzare la difficile realtà che si sta vivendo nella provincia lecchese. Una ogni 508 famiglie subisce uno sfratto.

Il disagio, seppur spesso invisibile perché nascosto, è causato soprattutto dal prezzo degli affitti, incrementato dall’aumento della tassazione sugli immobili, e dalla diminuzione dei redditi: aumenta il costo delle case ma diminuisce il reddito con cui pagarle. Vent’anni fa occorrevano, anzi ad oggi diremmo bastavano, 5 anni di mutuo per comprarsi una casa, a distanza di due decenni è raddoppiato il numero di anni necessari.

asppi-disagio-abitativo-2Ai nuovi disagi dovrebbero rispondere nuove politiche di assistenza sociale per affrontarli, dunque gli auspici fondamentali di Enzo Bergamaschi, presidente ASPPI, per Lecco sono “calmierare il mercato e abbassare i prezzi e in secondo luogo costruire una politica abitativa nuova, che abbia come presupposti l’aumento degli affitti a canone moderato e maggiori incentivi all’housing sociale”.

Bergamaschi aggiunge soddisfatto che “Lecco è uno dei comuni più virtuosi nel supporto del mercato agevolato, l’80% del mercato immobiliare lecchese è a canone calmierato, diversamente da Merate e Valmadrera, questo grazie alla riduzione di IRPEF e IMU. “Casa mia, quanto mi costi!” ma anche se la casa non fosse di proprietà, come nel caso dell’affitto, i costi si rivelano eccessivi. In Germania il 50% delle famiglie vive in affitto, tutelata dalle politiche sociali, a Lecco solo il 15% sta in affitto e le proprietà aumentano fino al 77%, nonostante ciò determini un attrito con il nuovo modello di disagio abitativo.

asppi-disagio-abitativo-1L’avvocato Marco Possenti ha poi aggiunto, in merito alle nuove politiche abitative, che dal 2007 al 2015 le famiglie a Lecco sono aumentate di 5000 unità, con cambiamenti nel tessuto sociale: sono diminuiti i componenti delle famiglie, così come il tasso di natalità, mentre è aumentata l’età dei capofamiglia.

Tutto questo ha contribuito al ridisegnarsi delle famiglie lecchesi e non solo, descrivendo così una sovrabbondanza di spazi, spiega Possenti che “oggi gli alloggi sono troppo grandi rispetto al numero di componenti della famiglia. Se una volta c’era una camera per ogni componente del nucleo famigliare, oppure nemmeno quella, oggi si contano due stanze in più rispetto ai soggetti che occupano l’immobile”.

asppi-disagio-abitativo-3La situazione economica è rappresentata da un bilanciere che pende completamente a favore degli over 55: il reddito degli adulti dai 25 ai 30 è diminuito del 40%, mentre dello stesso valore è aumentato quello degli over 55. Anche se i cinquantenni di oggi si trovano a vivere in una situazione a “sandwich”: schiacciati tra l’aiuto ai genitori anziani e ai figli giovani non ancora economicamente autosufficienti.

In poche parole, ripete Bergamaschi “casa mia pur piccina tu sia…tu mi costi una follia” e ora tocca lavorare per supportare chi sta sentendo il peso della propria casa crollargli addosso.

Martina Panzeri