CARPARELLI, UN COLONNELLO
ISTRUTTORE DI TIRO E AUTORE.
“MA L’ARMA È LA PERSUASIONE”

LECCO – “Avendo lavorato a lungo a Milano già conosco il territorio lecchese – spiega il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecco Colonnello Alessio Carparelli presentandosi alla città -. Lecco è una realtà poliedrica, c’è la criminalità violenta e c’è la criminalità fraudolenta e proprio quest’ultima ora è la più delicata perché aggredisce fasce critiche della popolazione. Lavoreremo anche per contrastare la criminalità mafiosa che non va affatto trascurata: a Lecco si tratta di un fenomeno radicato negli anni quindi spetta lavorare in profondità”.

“Il mio obiettivo – aggiunge Carparelli – sarà prendermi cura della comunità che è composta non solo dai cittadini ma anche dai 350 carabinieri della componente territoriale e dalle donne e gli uomini delle componenti specializzate”.

Al di fuori dell’uniforme Carparelli è istruttore di tiro, una passione che nel 2011 lo ha portato a pubblicare un libro di analisi sulla dinamica degli scontri a fuoco (L’atteggiamento mentale e la gestione della paura nella dinamica degli scontri a fuoco. La sopravvivenza fisica, mentale e giudiziaria nel corso dei crimini violenti in Italia). “Sono istruttore di tiro al poligono – conferma il Colonnello – ma questo nel tempo libero. Per noi Carabinieri, al contrario, è un dovere evitare in tutti i modi di ricorrere all’arma da fuoco. A breve tutti i militari lecchesi saranno formati all’uso del taser – ora a disposizione del Nucleo Radiomobile – ma l’arma che più ci è richiesto di usare è quella della persuasione. Dati alla mano, molti dei nostri interventi si concludono dopo aver convinto la persona a fare o non fare la determinata azione per la quale siamo stati allertati”.

C.C.

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