LECCO – Follia di un Carnevale di mezzo inverno. L’ordinanza N.13 da poco emessa del Sindaco riesce a dimostrarsi un esempio di miopia dal quale ci aspettavamo, almeno a fine legislatura, di essere al sicuro. Il carnevale a quanto pare gioca sempre brutti scherzi.
Proibire la vendita di alcolici dopo la mezzanotte per il fine settimana è una scelta assolutamente priva di senso che non contrasterà alcun genere di disagio ma ne potrà, non ce lo auguriamo, crearne un altro: il consumo di alcolici rischia di trasformarsi nella corsa al supermercato del sabato pomeriggio alla “scorta” per la serata in compagnia degli amici.
Come ne possa risentire il decoro urbano lo immaginiamo: i mucchietti di bottiglie, quelle acquistate al supermercato di prima, faranno compagnia ai sacchi viola non ritirati delle prime ore del mattino, che poi queste prime ore tendano ultimamente a farsi più in la nella mattinata ce lo dovrebbe spiegare il Sindaco sceriffo.
Che dire dei bar? Sicuramente la vendita di acqua gasata (prima che venga vietata anche quella!) consentirà ai commercianti, già infinitamente vessati dallo Stato, di trarre beneficio da uno dei pochi weekend in cui avrebbero potuto contare su quell’incasso extra per tenere in ordine i conti. Sentitamente ringrazieranno la genialata proibizionista di Comune e Questura.
Oltre alle problematiche sopra citate, solo a titolo di esempio, si apre una profonda critica anche riguardo alla ratio di un’ordinanza di questo tipo: il consumo di alcolici, tratto tipico dell’Occidente del quale ci si riempe la bocca oggigiorno, non può essere vietato tout court per evitarne l’abuso; un problema questo, che si affronta con l’educazione e la responsabilizzazione, non certo rendendone proibito l’utilizzo o la vendita che più volte e in più luoghi si è dimostrato invece avere l’effetto esattamente contrario.
Diciamoci la verità, Signor Sindaco, quale aiuto può portare alla Città un’ordinanza di questo tipo se non dimostrare che, parafrasando un famoso film, questo “Non è un paese per Santerelli”?
Il Nuovo Centrodestra si augura che ci ripensi.
Alberto Andreotti
Emilio Minuzzo