LECCO – “Allarme turismo, mancano i lavoratori”. È questo il ritornello con cui gli imprenditori del settore stanno salutando l’avvio della stagione, che ai suoi primi appuntamenti importanti ha mostrato una ripresa numerica, in linea con i flussi imponenti che hanno preceduto l’emergenza sanitaria. I turisti ci sono, dunque, a scarseggiare sarebbero gli addetti pronti ad accoglierli. Ma le ragioni dell’indisponibilità di lavoratrici e lavoratori non si trovano certo nell’allergia dei più giovani all’impegno professionale o nella preferenza per un sostentamento statale, anche se modesto, come se l’unico scopo fosse evitare il lavoro.
La FILCAMS CGIL dice che è necessario ribaltare il punto di vista: non sono i lavoratori a mancare, quella che è difficile trovare nei diversi comparti della filiera turistica è un’offerta lavorativa regolare, disciplinata dai contratti nazionali siglati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, con la retribuzione che questi prevedono, turnazioni nella norma, straordinari pagati, riconoscimento dei dovuti riposi, ferie e malattia. Gli ultimi dati diffusi dall’Ispettorato nazionale del lavoro, da un’indagine a campione sul territorio nazionale, parlano chiaro: delle aziende controllate nel turismo e nei pubblici esercizi, una media del 76% è risultata irregolare, con punte del 78% a Nord Ovest e del 95% a Sud, e il 26% degli addetti lavora in nero. A questo si aggiunge il fatto che i dipendenti del settore turismo, anche chi ha un contratto a tempo pieno e indeterminato, hanno un reddito medio tra i più bassi del settore dei servizi.
Secondo la FILCAMS CGIL, lavoratrici e lavoratori del turismo non dicono no al lavoro, dicono no alla precarietà, all’illegalità e allo sfruttamento. Dal governo, invece di una risposta di contrasto a questi fenomeni, arrivano provvedimenti che vanno esattamente nella direzione opposta, come la promozione e l’estensione dell’uso dei voucher ad ambiti lavorativi dove non erano diffusi, quali la ricettività e la ristorazione: così facendo si va a minare ulteriormente la mancanza di stabilità e di tutele che è la cifra negativa del lavoro stagionale nel turismo. Non è possibile avere un turismo di qualità senza investire nella qualità del lavoro.
La FILCAMS CGIL è vicina alle lavoratrici e ai lavoratori stagionali del settore turistico e anche quest’anno promuove una campagna, dal titolo “Mettiamo il turismo sottosopra”, a sostegno dei loro diritti. La categoria nazionale ha messo a disposizione dei territori un camper che farà tappa nelle varie località turistiche del Paese offrendo un servizio informativo. In provincia di Lecco il tour partirà martedì 12 luglio da Varenna, proseguirà il giorno successivo ad Abbadia, Mandello del Lario, Bellano e Lecco e terminerà venerdì 14 a Colico e Dervio. Il presidio nel capoluogo si terrà tra le 19 e le 22 in Piazza Garibaldi, dove verrà offerto un aperitivo e si raccoglieranno, anche in forma anonima, le richieste e le testimonianze di lavoratrici e lavoratori.