LECCO – CGIL, CISL e UIL hanno presidiato questa mattina Piazza Garibaldi, a Lecco, per la campagna a sostegno della piattaforma presentata a Matteo Renzi contro la legge Fornero.
Le principali motivazioni della protesta contro il decreto “salva Italia” riguardano il tetto pensionistico; l’introduzione di una maggiore flessibilità in uscita dei lavoratori, così da produrre un potenziamento delle entrate dei giovani nel mondo del lavoro.
Wolfango Pirelli, segretario generale CGIL Lecco, Salvatore Monteduro per la UIL e Mario Todeschino, segretario CISL Monza Brianza e Lecco, si sono uniti quest’oggi per contrastare i parametri di disuguaglianza e rigidità introdotti dalla legge Fornero e compensarli con ideali di flessibilità e parità di diritti.
Finora non è stata promossa alcuna convocazione, solo buoni auspici, ma, ribadisce Todeschino “le leve per modificare la legge ci sono. Nello specifico, gli interventi stabili di CGIL, CISL e UIL sono contrari al crollo del sistema previdenziale e sostengono che le risorse vadano recuperate mediante le modifiche necessarie: non si può rinnovare il paese, eliminando i giovani e mantenendo lavoratori affaticati”.
“Il cambiamento è necessario – continua Salvatore Monteduro – in quanto anche l’Istat conferma che la crisi non è passata, si è solamente alleviata, la disoccupazione giovanile supera il 39%, occorre quindi dare più flessibilità in uscita ai lavoratori per garantire un futuro ai giovani e maggiore produttività al Paese”.
Le stime hanno calcolato un ammontare di 60 miliardi di euro legati alla corruzione e 120 miliardi di evasione fiscale, denaro che potrebbe essere recuperato per la nuova riforma previdenziale, senza che debba subire ulteriori penalizzazioni, diversamente dallo stato attuale, in cui le pensioni non vanno oltre il 40% dello stipendio.
Al momento 25.000 esodati cercano di entrare nel sistema previdenziale, a loro dobbiamo la richiesta di un tavolo per discutere delle modifiche da apportare alla legge Fornero.
Martina Panzeri