CALOLZIOCORTE. IN CONSIGLIO COMUNALE RISCALDAMENTO NELLE SCUOLE E REGOLAMENTO EDILIZIO

CALOLZIOCORTE – Un consiglio comunale denso degli emendamenti di Cambia Calolzio sul nuovo regolamento edilizio ha trattato anche il dibattuto tema del riscaldamento nelle scuole.

Il consiglio comunale della serata di martedì 28 è incominciato con la notizia del successore stabile a Rossino del dottor Agudio, il dottor Parrella, che ha ricevuto i ringraziamenti dell’assessore Tina Balossi: “Speriamo che gli abitanti di Rossino, attualmente assegnati a vari medici sul territorio, abbiano fiducia nel dottor Parrella; noi lo ringraziamo per aver investito nel futuro del paese, perché è importante mantenere aperto l’ambulatorio”.

La consigliera Anna Bruna Frigerio ha poi precisato che il piano diritto allo studio non è ancora presente sul sito del comune e ne è stata approvata una versione contenente refusi già evidenziati, che il sindaco farà verificare.

La capogruppo Sonia Mazzoleni ha risollevato il problema dell’illuminazione di via Grandi, senza luce da tre mesi: la consigliera Wilna De’ Flumeri residente nella zona, ha chiarito che “è un discorso di sicurezza, il buio assoluto è rischioso per i pedoni e gli abitanti e rischia di far aumentare i furti”; Ghezzi ha sottolineato che i tempi di attesa delle forniture sono in aumento e che si potrà valutare un’opera provvisoria in caso di ulteriori ritardi nella consegna, come richiesto dalla minoranza.

Mazzoleni ha poi citato la panchina rossa contro la violenza sulle donne in piazza del comune, vicino a cui è stato posizionato il macchinario per la distribuzione dei sacchi rossi: la richiesta è stata quella di separare le due strutture per rispetto e il sindaco ha proposto di spostare la panchina vicina all’installazione già presente in piazza.

Infine, riguardo alla segnalazione alla Corte dei Conti, Mazzoleni ha affermato che “certe cose si dicono nella loro interezza, non si citano e basta; farò richiesta di accesso ai dati, ma in futuro si dovranno dire le cose come stanno”. Il sindaco ha confermato che “c’è stata questa denuncia su cui non abbiamo avuto alcun nuovo riscontro, per cui non dobbiamo comunicare niente di nuovo”.

Il secondo punto all’ordine del giorno è stato l’adozione del nuovo regolamento edilizio, stilato dall’architetto Ottorini e con la presenza dell’architetto Ottavio Federici. Il vicesindaco Aldo Valsecchi ha precisato che “il regolamento è arrivato in consiglio senza obiezioni, con 9 emendamenti dal gruppo Cambia Calolzio; in sé, consiste in più di 160 articoli che regolano le nuove edificazioni”.

Il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo ha riflettuto: “è un peccato che questo tema sia stato trattato così velocemente, sarebbe dovuto essere trattato meglio in commissione territorio; il documento in sé ha pochi margini d’intervento, ma ci sono aspetti che impattano sulla qualità del servizio dell’edilizia privata nei confronti dei cittadini, che sarebbe utile aggiungere”. Il vicesindaco ha dunque precisato che “è stato dato il tempo per discussioni e aggiunte”.

Il primo emendamento, puramente formale, prevede la sostituzione del termine improprio Asl con Ats, approvato all’unanimità. Il secondo emendamento ha chiesto la presentazione delle pratiche in comune esclusivamente in modalità telematica: in pratica, dice Colosimo, “si chiede ai tecnici di gestire le pratiche su mezzi telematici e questa è la strada, il comune deve lavorarci per evitare complessità in futuro”. L’architetto Federici ha evidenziato che “ad oggi non è possibile perché dovremmo trovare un programma apposito per i tecnici, inoltre se c’è necessità di fornire copie di cortesia ad utenti esterni la modalità telematica è una complicazione; il mio parere tecnico è favorevole, ma ora non è fattibile”.  L’emendamento non è passato, con la maggioranza contraria.

Il terzo emendamento ha riguardato le caratteristiche digitali specifiche dei protocolli, per cui Federici ha riconfermato che il comune non è attrezzato. L’emendamento non è passato, con la maggioranza contraria. Il quarto emendamento ha interessato la comunicazione di fine lavori, per cui Colosimo ha previsto un’indicazione in caso il lavoro effettuato vada a modificare la cartografia del Comune, per Colosimo aspetto da disciplinare. Federici ha evidenziato che “come comune non siamo in grado di farlo, perché la Provincia stessa non è attrezzata; con questa proposta si dovrebbe chiedere alla provincia di fare il collaudo del progetto che il professionista ha presentato, con pesanti oneri per i privati”. L’emendamento non è passato, con la maggioranza contraria.

Il quinto emendamento ha interessato la richiesta di maggiori informazioni scritte sul cartello di cantiere. Federici ha risposto che “il regolamento predisposto da Ottorini già indica le basi, aggiungere dati comporta una maggiore complessità; nell’emendamento si chiede di posizionare un cartello di cantiere anche per i lavori pubblici, in cui però sono presenti più appaltatori, di cui ognuno chiede un cartello con dati diversi; ad ora, approvarlo sarebbe una maggiore complicazione”. L’emendamento non è passato, con la maggioranza contraria. Il sesto emendamento ha interessato i cappotti esterni delle abitazioni, che per Colosimo “sono soggetti a limitazioni troppo specifiche nel caso in cui vadano per qualche centimetro ad occupare suolo pubblico e debbano garantire passaggi pedonali o stradali, basta garantire alcuni punti principali”. L’architetto Ottorini ha precisato che “in questo caso il privato non può occupare in questo modo una parte di suolo pubblico, perché metterebbe a rischio i passaggi di persone e veicoli”. La maggioranza ha criticato l’emendamento per lo stesso motivo ed ha approvato parzialmente il punto, con Bene Comune astenuta. Il settimo emendamento ha coinvolto gli edifici storici e le deroghe sui lavori; Federici ha sottolineato che “inserire la deroga richiama l’articolo 40 della legge regionale 12, in cui le deroghe sono interpretate in un altro modo; nel regolamento stilato dall’architetto Ottorini il passaggio è già esaustivo”. L’emendamento non è passato, con la maggioranza contraria.

L’ottavo emendamento ha chiesto di eliminare l’articolo sulla gestione delle aree verdi: Colosimo ha riferito che “durante la giunta Valsecchi si era parlato di trattarlo a se stante, considerando l’intervento dei cittadini; in questo articolo ci sono disparità importanti tra pubblico e privato, il pubblico non è soggetto agli stessi oneri”. L’architetto Federici ha chiarito che”l’articolo è utile perché gli uffici spesso si trovano a rispondere ai privati e vogliamo evitare oneri in casi in cui non dovessero servire”. L’architetto Ottorini ha aggiunto che “il pubblico è chiamato a rispondere subito della sicurezza, per questo le modalità di taglio delle piante e di altri interventi sono più snellite, confidando che il pubblico tenga al territorio”. La capogruppo Mazzoleni ha riferito “che non ci sia un piano per la gestione del verde è un problema, su questo sono d’accordo con Federici, ma l’ideale sarebbe un regolamento ad hoc per il verde pubblico e privato, perché in questo articolo si nota un effettivo trattamento di favore del pubblico, in contrasto con le ordinanze”. Colosimo ha aggiunto che “serve indicare concretamente l’inserimento del regolamento nel Dup per il prossimo triennio”. L’emendamento non è passato, con la maggioranza contraria. Il nono e ultimo emendamento ha riguardato l’edilizia libera, con indicazioni più precise su ciò che rientra nella categoria, come nei casi di gazebo e pergolati. L’emendamento è passato, con la maggioranza favorevole.

La capogruppo Mazzoleni ha poi aggiunto “premesso che sarebbe stato bello portarlo in una commissione, per l’articolo 156 su spazi che attualmente hanno grossi rischi per l’igiene come l’area Gamba e la zona di Rossino Sotto in cui vengono abbandonati illegalmente rifiuti, bisogna evitare che queste aree diventino discariche; a Rossino sono intervenuti i cittadini stessi per la pulizia e in questo articolo sono previsti obblighi che devono essere adempiuti”. Il vicesindaco Valsecchi ha precisato che le aree sono difficoltose ma già oggetto di interventi. Alle dichiarazioni di voto, Colosimo si è dichiarato “contrario per il metodo a cui si è arrivati a questa votazione e perché il regolamento va nella direzione della qualità, ma bisogna capire quanto l’amministrazione voglia davvero tenere testa alle sfide future”. Il punto è passato, con la maggioranza favorevole e Bene Comune astenuta.

Il terzo punto all’ordine del giorno, la ratifica della variazione di bilancio per la sostituzione della caldaia del conune, è stata l’occasione per evidenziare i problemi del riscaldamento nelle scuole e negli asili comunali: la consigliera De’ Flumeri ha evidenziato che “ci sono evidenti problemi di freddo nelle aule, soprattutto alla scuola materna di Lorentino, arrivata alla temperatura di 13 gradi, e alle medie Manzoni: per la sostituzione delle caldaie serve una valutazione complessiva da fare in prospettiva”. Il sindaco Ghezzi ha garantito che “il problema a Foppenico si risolverà con i lavori complessivi alla struttura, a Lorentino è stata anticipata l’accensione delle caldaie e lo faremo anche alle medie, sospendendo l’interruzione del riscaldamento nella pausa; è però necessario bilanciare la temperatura e risparmiare, evitando di puntare la temperatura a 25 gradi tenendo però le finestre aperte, visto che, nonostante gli appelli, nell’ultimo anno la spesa per il riscaldamento scolastico è aumentata notevolmente”. La variazione è stata approvata, con Colosimo astenuto.

Il quarto punto ha interessato l’acquisizione al patrimonio comunale di beni appartenenti ad Ausm: il sindaco ha spiegato che “l’avvocato Andrea Bonaiti, liquidatore dell’azienda, sta procedendo con l’iter della liquidazione e i beni interessati sono non strumentali, come il terreno della cabina e un piccolo ufficio, escluse le utenze del gas”. Ghezzi, a sorpresa, ha poi chiarito: “in questi anni, da incaricato, ho messo da parte la mia opposizione alla dismissione di Ausm e mi sento preso in giro perché, come mostrato in un recente servizio della trasmissione Report, su 8mila comuni solo 250 hanno portato a termine il processo di partecipate come Ausm; oggi avremmo potuto avere una società importante che avrebbe dato utili, che ora intascano altri”. Colosimo ha lodato la riflessione, dicendosi d’accordo, mentre il consigliere Corrado Valsecchi, dichiarandosi personalmente favorevole alla liquidazione, ha specificato che “da commercialista, vedo che in questi casi si aspettano le proroghe, rimangono in piedi aziende fantasma e manca il rispetto delle leggi; dispiace che una bella e piccola realtà si sia dovuta sciogliere per i provvedimenti”. Mazzoleni, dichiarandosi astenuta, ha dichiarato che”non è il caso che a firmare la procedura dal notaio sia l’architetto Federici, per coerenza”. Il punto è stato approvato a maggioranza, con tre membri della minoranza astenuti.

Il quinto punto ha interessato l’approvazione del piano regolatore cimiteriale; Cambia Calolzio ha presentato un emendamento, “l’invito a porre nell’assemblea dei sindaci la possibilità di trovare le risorse per la costruzione di un forno crematorio finora non presente in provincia di Lecco, anche per la gestione degli spazi del cimitero”. Il sindaco ha proposto di ritirare l’emendamento e portare il dispositivo nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, con la premessa che, se sarà deciso di costruire la struttura a Calolzio, si dovrà fare. Colosimo ha accettato e si è astenuto, tutti gli altri hanno votato a favore.

L’ultimo punto ha interessato le modifiche al regolamento dei servizi per la prima infanzia “Insieme giocando”. Già discusso in commissione, l’assessore Aldo Valsecchi ha spiegato che “c’è stata la necessità di rispondere alle osservazioni della regione, quindi abbiamo ampliato a 4 ore la presenza dell’educatore e abbiamo confermato la struttura aperta a luglio non solo in base alle richieste, per poter usufruire del fondo di solidarietà comunale; per stabilire il numero di bambini da ospitare negli asili nido abbiamo guardato i dati del 2018, con 51 bambini, nel 2023 ampliati a 57 posti, prossimamente faremo accordi per collaborare con asili privati”. Alla richiesta della consigliera De’ Flumeri, favorevole, di capire quali saranno i plessi convenzionati, il vicesindaco ha detto che saranno quelli di Casale, Vercurago, un asilo a gestione familiare alla Stanga e altri. Il punto è passato con l’astensione di Colosimo.

Michele Carenini