CALOLZIO, STOCCATA DI SONIA MAZZOLENI AL SINDACO: “INCAPACE DI GESTIRE LA STRUTTURA AMMINISTRATIVA”

CALOLZIOCORTE – Arriva a stretto giro il commento della capogruppo di minoranza Sonia Mazzoleni: a seguito della bagarre andata in scena nel consiglio comunale di ieri, 25 luglio, l’ex assessora ha voluto rispondere nel merito all’amministrazione. Secondo Mazzoleni, infatti, dietro alla rinuncia ai fondi per l’asilo nido comunale, alle problematiche dell’ufficio tecnico con il pensionamento di un dipendente e, più in generale, ai problemi economici del comune, c’è una generale “incapacità di pianificazione e gestione della struttura amministrativa”, che coinvolge, oltre al sindaco, il segretario generale e l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Gandolfi.

“Su alcuni organi di stampa, dove il sindaco Marco Ghezzi ha cercato di spiegare il perché della rinuncia ai fondi PNRR per 720 mila euro, o meglio, trovare giustificazione sulla rinuncia, tra le tante però ce n’è una, l’unica vera per stessa sua ammissione, ovvero che oggi il Comune di Calolziocorte si trova ad avere un “problema organizzativo” nell’ufficio tecnico, ammettendo pubblicamente che oggi il nostro comune è sprovvisto di personale al punto tale di non essere in grado di pianificare un’opera pubblica nuova.

È sicuramente l’ammissione di una vera e propria incapacità di pianificazione e gestione della struttura amministrativa, in quanto per legge è lo stesso Sindaco che ha la responsabilità di sovrintendere al funzionamento di tutti i servizi e i dipartimenti del Comune. Una legge che gli assegna anche gli strumenti per poterlo fare, in quanto ha facoltà nominare e revocare gli stessi dirigenti e assessori. Una legge che gli consegna anche la possibilità di prendere provvedimenti urgenti a salvaguardia dell’attività amministrativa e degli stessi uffici.

Si sapeva già da anni che l’architetto sarebbe andato in pensione nel giugno 2023. Data a cui il sindaco è arrivato senza aver provveduto a preparare per tempo soluzioni di riordino degli uffici con avvicendamenti necessari al buon funzionamento dell’area tecnica, punto nevralgico dell’attività comunale. Invece nulla, solo silenzi che denotavano un’inerzia o incapacità di prendere decisioni che affrontassero concretamente una vera e propria riorganizzazione. Così nel giugno scorso, sindaco e segretario generale del Comune supportati da una giunta incapace di proporre soluzioni, ecco uscire la sorpresa. La riporta molto bene la stampa locale “Calolzio: l’architetto va in pensione ma resta al lavoro per il PNRR (ed il Comune risparmia)”. Infatti sindaco e giunta chiedono all’architetto di lavorare per un anno nella stessa posizione apicale, però dovrà farlo gratuitamente così come prescrive la legge. Come compensazione economica viene “suggerita” la formula di una consulenza esterna sempre allo stesso architetto. Infatti nel giro di pochi mesi dell’estate scorsa, con tutta una serie di atti amministrativi, delibere di giunta e decreti del sindaco, vengono affidati ad una sola persona tre diversi incarichi: responsabile Servizi al Territorio, consulente esterno per i fondi PNRR, nonché la nomina R.U.P. Tutto questo rende ancora più allarmante la situazione attuale, in quanto l’uscita dell’architetto lascia completamente scoperto l’ufficio tecnico, ormai incapace di portare avanti le opere pubbliche. Ritardi e inefficienze sono sotto gli occhi di tutti.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ma questo è ancora troppo poco per un sindaco incapace di prendere i giusti provvedimenti per riorganizzare l’area tecnica. Un sindaco anche mal assistito sugli atti adottati e probabilmente mal consigliato dal segretario generale che in quanto dirigente apicale sovraintende allo svolgimento delle funzioni degli uffici coordinandone l’attività. Risultato è il vero e proprio caos dell’area tecnica dove da sei anni un assessore ai Lavori Pubblici fa e disfa, scavalcando gli uffici nella normale attività amministrativa.

Le responsabilità non sono sicuramente riconducibili al personale dell’area servizi al Territorio, ma a chi oggi guida il Comune di Calolziocorte: sindaco, segretario generale nonché lo stesso assessore ai Lavori Pubblici o “sindaco ombra“, tutti chiusi in un silenzio, pronti a scaricare su altri le loro stesse responsabilità”.

Michele Carenini