CALOLZIO, BUS STUDENTI PER BERGAMO? AZIONE: “SOLUZIONE LIMITATA”

LECCO – Nella giornata di giovedì 18 si è tenuta, presso la commissione Territorio, infrastrutture e mobilità del consiglio regionale della Lombardia, la discussione dell’interpellanza del consigliere Massimo Vizzardi per attivare il servizio di bus sostitutivi diretti da Calolziocorte a Bergamo, a seguito dell’interruzione dei treni tra le stazioni del capoluogo orobico e di Ponte San Pietro.

Alla presentazione era presente l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente, che alla richiesta ha risposto che “il 28 giugno la provincia di Bergamo, insieme agli istituti scolastici, si è riunita per valutare l’attivazione del servizio in base alle nuove iscrizioni nelle scuole superiori“, quindi all’affluenza di studenti delle sole scuole superiori dalla Provincia di Lecco e degli altri comuni della provincia di Bergamo. Al momento una valutazione conclusiva non pare essere stata fatta.

La segretaria provinciale di Azione Eleonora Lavelli, che insieme a Vizzardi ha sostenuto la presentazione dell’interpellanza, ha commentato: “Il tema che in questo momento la Regione pare ignorare è che, considerando soltanto gli studenti delle superiori, non si contano invece gli altri tipi di utenza, maggioritari sulla linea, come i lavoratori e gli studenti universitari. Riteniamo che questo sia un limite nella scelta di Regione e di Trenord. Inoltre non c’è chiarezza sulla possibilità di arrivare a scuola in diversi orari, perché i bus sostitutivi su cui si sta ragionando sarebbero solo due, riguardanti l’entrata a scuola e l’uscita da scuola, e quindi le soluzioni sarebbero molto limitate”.

“I numeri non sembrano essere cambiati – ha proseguito la segretaria – e quindi non si sa se, con la ripresa della scuola, ci sarà un servizio ulteriore anche da Calolzio. Il problema rimane, perché manca una soluzione alternativa all’interruzione della linea a Ponte San Pietro”.

“Non ci riteniamo pienamente soddisfatti della risposta dataci dall’assessore – ha concluso Lavelli -, perché in ultimo non c’è stato il minimo accenno ai disagi creati ai lavoratori e agli studenti universitari”.

Michele Carenini