CALOLZIOCORTE – Per l’Unità pastorale di Calolziocorte, Foppenico e Sala il mese di giugno è stato l’occasione per festeggiare, oltre all’ordinazione del giovane don Matteo Cortinovis, il traguardo dei 50 anni di sacerdozio di don Giancarlo Scarpellini.
Nativo di Bagnatica, in provincia di Bergamo, don Giancarlo è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1974; è giunto nella parrocchia di San Martino vescovo a Calolzio nel 2015, dopo le prime esperienze a Sarnico (1974-76) e San Giovanni Bianco (1976-84), la prima parrocchia a Branzi (1984-92) e le successive a San Gervasio (1992-2003) e Boltiere (2003-2015).
Giunto al traguardo dei 50 anni di ordinazione, il sacerdote ha scelto la pensione e il ritorno alla nativa Bagnatica; il periodico dell’Unità pastorale “3 Voci, Una Parola” ha raccolto in un allegato speciale i ringraziamenti e le testimonianze di sacerdoti, autorità civili e religiose e dei tanti laici che hanno vissuto la sua presenza nella comunità.
Il primo ringraziamento arriva dal vescovo della diocesi di Bergamo, monsignor Francesco Beschi:
“Carissimo don Giancarlo, ricordare il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale è senz’altro un dono grandissimo di Dio: mi unisco pertanto al tuo ringraziamento e a quello della parrocchia di San Martino vescovo in Calolzio che condivide con te questo momento di gioia e di riconoscenza al Signore.
La partecipazione si fa gratitudine per il servizio pastorale svolto per la Chiesa che è in Bergamo, nelle diverse parrocchie da te amate e servite: come coadiutore parrocchiale a Sarnico e a San Giovanni Bianco, come prevosto a Branzi e amministratore parrocchiale a Fondra, come parroco a San Gervasio e a Boltiere, come pastore di questa comunità di Calolzio.
È il grazie dei bambini e dei ragazzi, dei giovani e degli adulti, degli anziani e degli ammalati, delle famiglie che da te hanno appreso il desiderio appassionato della ricerca e della sequela del Signore nell’esperienza quotidiana. È il grazie dell’intero presbiterio, il grazie mio personale per la tua testimonianza sacerdotale.
A te, don Giancarlo, ai tuoi cari, alla tua nativa comunità di Bagnatica e alla comunità di Calolzio la mia riconoscente benedizione accompagnata dai migliori auguri di ogni bene nel Signore. Maria Santissima, la Madre dei sacerdoti e San Giovanni XXIII accompagnino e sostengano il tuo cammino sacerdotale.
Fraternamente con affetto e riconoscenza
Monsignor Francesco Beschi“
Il pensiero da parte dell’autorità civile arriva dal sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi:
“Caro don Giancarlo,
Lei è stato pastore di questa comunità per molti anni. L’ha guidata con mitezza, sapienza e intelletto. Ha accompagnato il suo gregge sulla via che aveva ben chiara: quella che porta alla salvezza. Condividendo con i fedeli gioie, dolori e preoccupazioni, senza mai far mancare una parola di conforto.
Ora per Lei inizia un nuovo percorso di riposo e preghiera, mentre chi rimane avrà un terreno fertile per coltivare il seme che è stato piantato. Sono sicuro che conserverà per sempre nel cuore e nelle sue preghiere questa nostra città.
Con stima
Il sindaco Marco Ghezzi“
Un affettuoso ricordo giunge anche dal sacerdote di Pascolo e Vercurago don Andrea Pirletti, che da ragazzo, proprio nella parrocchia di Branzi, ha conosciuto don Giancarlo e ne ha seguito le orme:
“Correva l’anno… non so nemmeno calcolare bene che anno, ma ho chiare nella mente le immagini di quel prete semplice e cordiale che invitava noi bambini alle più svariate attività. Si passava dalla raccolta del ferro e della carta, alla passeggiata in montagna, dalla sistemazione di qualche ambiente parrocchiale, al catechismo; dal pranzo semplice a casa, alle conviviali tavolate. E quando lo andavi a cercare lo trovavi sempre: o lui o la sorella, timidissima e discreta che con voce sottile ti rispondeva da dietro la porta: “Don Giancarlo non c’è, ma è a…” e potevi rintracciarlo subito.
Sono passati tanti anni da quel tempo dell’infanzia spensierato e cosi facile alla meraviglia; lo sguardo è ora più disincantato, la meraviglia che arriva al cuore più difficile da sperimentare, ma i ricordi di quella figura di prete che tanto mi aveva affascinato sono ancora vivi ed è anche grazie alla sua figura se ho sentito nascere in me la domanda: “Ma se un giorno anche io…”.
Non posso non essere grato a don Giancarlo per la testimonianza impressa nella mente di quel bambino che, alle elementari in un piccolo paesino di montagna, ha visto nell’esempio e nella passione dei suoi preti un segno di Dio per la chiamata personale al sacerdozio. Non è fortuna, è Provvidenza.
A don Giancarlo posso restituire non solo la gratitudine, ma soprattutto la preghiera e il ricordo al Signore per il bene che ha seminato allora a Branzi, per quello che ha lasciato oggi a Calolziocorte. Ancora con quello spirito da bambino (che resiste in un corpo e in una vita ormai più che maturi) e con quella meraviglia stampata nel cuore auguro a te, caro don Giancarlo, di non smettere di testimoniare con coerenza non le nostre doti o le nostre bravure, ma la bellezza e l’appassionante verità del Vangelo di Cristo.
don Andrea Pirletti“
Domenica 30 giugno alle 10:30, nella chiesa arcipresbiterale di San Martino vescovo a Calolzio, si celebrerà una messa di ringraziamento per il sacerdote, a cui sono invitate tutte le comunità dell’Unità pastorale.
Michele Carenini