CALOLZIO: BUS SOSTITUTIVO PER BERGAMO, TRENORD METTE “IN ATTESA”

CALOLZIOCORTE – Il bus sostitutivo per la tratta Calolzio-Bergamo ha raggiunto la soglia minima di adesioni, ora si aspetta la risposta di Trenord.

La ferrovia Lecco-Bergamo, dal 5 febbraio e per i prossimi tre anni, sarà interessata da importanti interventi di ampliamento tra le stazioni di Ponte San Pietro e Bergamo. La tratta tra le due stazioni verrà chiusa completamente alla circolazione dei treni, dunque i pendolari da e verso Bergamo dovranno compierla su pullman messi a disposizione da Trenord, con fermata intermedia all’ospedale Papa Giovanni XXIII; Trenord ha inoltre predisposto bus diretti per Bergamo dalle stazioni di Cisano Bergamasco, Pontida e Ambivere, escludendo Calolziocorte e Lecco.

Per questo motivo, un comitato che si è mosso tramite i social ha organizzato una raccolta di adesioni per dotare anche la stazione di Calolziocorte di un bus “punto-a-punto” diretto a Bergamo, per evitare disagi ai pendolari che dovrebbero cambiare convogli. Dopo i contatti con l’azienda di trasporti per verificarne la fattibilità, l’obiettivo minimo di 30 adesioni per l’attivazione è stato raggiunto e, tramite la comunicazione al sindaco Marco Ghezzi, la documentazione è stata inviata a Trenord.

Nonostante l’imminente inizio dei lavori, però, l’azienda non ha ancora dato una conferma definitiva della disponibilità e dei dettagli, come per esempio gli orari; gli organizzatori della petizione hanno dichiarato: “Siamo in trattativa con Trenord, con l’intermediazione degli amministratori locali; gli studenti interessati auspicano, come ovvio, un riscontro positivo, e noi speriamo che si realizzino le condizioni per attuarlo”.

Dal canto del comune, l’assessore Luca Caremi ha commentato: “il sindaco ha scritto a Trenord per comunicare il raggiungimento del numero minimo di studenti per la richiesta, ora stiamo aspettando risposte in merito dall’azienda. In ogni caso, abbiamo avvisato che, se il servizio pullman dovesse essere attivato, partirebbe comunque dopo il 5 febbraio, giorno in cui entrerà in vigore l’orario modificato”.

Michele Carenini