CALOLZIOCORTE – La Commissione comunale Bilancio ha messo in luce le entrate e il problema dei maggiori costi.
La Commissione Affari generali e bilancio del Comune di Calolziocorte, anticipata a lunedì 26, ha tracciato la strada per il triennio 2024-2026: il sindaco Marco Ghezzi ha presentato il bilancio introducendo le entrate.
“Per le entrate – ha esposto Ghezzi – non ci sono novità rispetto a quelle già approvate, come la trasformazione dell’addizionale Irpef a scaglione unico, con l’esenzione per i redditi più bassi portata da 12mila a 14mila euro, che agevola più di 500 famiglie e molte persone fragili; le entrate Irpef sono pari a 1 milione e 200mila euro. Per l’imposta Imu non ci sono differenze sostanziali, con un’entrata di 2 milioni e 631mila euro, mentre per la Tari sarà necessaria una discussione a parte”.
Ghezzi è poi passato al tema dell’evasione fiscale: “Riguardo le somme evase sono stati previsti 250mila euro da recuperare sul triennio 2024-2026, ma la quota di 449mila euro finora accertata supera abbondantemente la previsione. Tra gli evasori, permane l’abitudine ad aspettare l’avviso del comune per pagare, ma grazie alla politica di recupero dei crediti messa in campo dal comune, sono stati riscossi 285mila euro a fronte dei 449mila euro accertati”.
Il focus si è poi spostato sui trasferimenti correnti: “Sono stati stanziati 265mila euro dal Gse per i lavori alla scuola di Foppenico, con l’obiettivo di realizzare una struttura “N-zero” a basso consumo; nel 2025 verranno stanziati altri 626mila euro per il secondo lotto di lavori. La Comunità montana, poi, ha messo a disposizione 35mila euro per le due frane di Lorentino, conteggiati, insieme al finanziamento di 150mila euro dalla Regione, per un unico intervento. Infine, come ogni anno, abbiamo ricevuto 15mila euro dal Consorzio del Bacino Imbrifero Montano“.
È stato conteggiato, ma non è certo, “il finanziamento di 1 milione e 750mila euro da Rfi per il progetto del sottopasso in località Cantelli: è in programma la firma di un accordo di programma entro fine estate, a cui seguirà almeno un anno di tempo per la progettazione dell’opera”.
“Il comune – ha confermato Ghezzi – non ha alcun indebitamento, avendo saldato tutti i debiti, e ha scelto di non fare mutui, nonostante virtualmente ne avrebbe la possibilità”. Il comune ha anche 250mila euro di oneri, che il sindaco Ghezzi ha definito “una palla al piede, perché sul territorio non è possibile cementificare come in altri comuni. Ritengo necessario trovare il modo di aumentare il Pil del comune”.
Alla gestione del personale e dell’ordinaria amministrazione sono stati infine destinati 4 milioni di euro.
La nota dolente sono stati i maggiori costi nel 2024, che hanno richiesto lo stanziamento di 16mila euro in più: il costo del personale è aumentato di 52mila euro in più all’anno, il prezzo del gas di 50mila in più, il costo della gestione scolastica e del piano studio di 32mila euro in più, il contratto da stipulare nuovamente per la gestione del verde pubblico 60mila euro in più e i costi generali sono lievitati con oltre 400mila euro in più.
Per Ghezzi, l’obiettivo del Comune è “cercare di trovare le risorse per investire sulla manutenzione straordinaria, come quella per strade e marciapiedi, ed evitare opere faraoniche; il ricavato della vendita delle reti del gas di proprietà del comune andrebbe a coprire proprio la manutenzione straordinaria. È importante completare le opere in corso, successivamente si potrà valutare se avremo altri finanziamenti, come ad esempio, per la vecchia scuola di Rossino, sfruttare il progetto regionale per 14 milioni di euro che riguarda la Comunità montana e la Valle Imagna e chiedere un finanziamento per realizzare al suo interno un progetto di housing sociale”.
Michele Carenini