CALCIO, UN LECCO SCIUPONE
PAGA DAZIO NEL DERBY.
MA TANTE LE NOTE POSITIVE

LECCO – Peccato: l’atmosfera del ritorno della truppa bluceleste al Rigamonti-Ceppi in serie B – roba che come sappiamo si perde nella notte dei tempi – è stata rovinata dallo 0-2 finale. Però non è tutto da buttare, anzi. Davanti a un pubblico affamato di grande calcio il Lecco, soprattutto nella prima frazione di gioco, ha sfornato una gara da dieci e lode mettendo più volte alle corde gli ospiti. Le rondinelle sono uscite vittoriose ma solamente perché l’aquila non ha saputo graffiare quando si erano creati i presupposti, nonostante un avvio in salita.

LA CRONACA
Al 3’ Paghera serve Papetti, ponte di testa di quest’ultimo per l’inserimento di Borrelli, destro al volo e sfera che picchia sotto la traversa prima di insaccarsi: prodezza e Brescia sullo 0-1. I blucelesti non demordono e al 16’ arriva l’episodio favorevole: Dikmann stende in area Di Stefano, rigore sacrosanto che però viene sciupato da Novakovich che manda il cuoio a scheggiare il palo. Nonostante l’errore compiuto i ragazzi di Foschi non perdono la quadratura, sulle fasce fanno ammattire i difensori bresciani costretti spesso alle maniere dure per fermarne l’irruenza. Al 28’ Crociata manda alto dalla distanza, poi (29’) capitan Giudici impegna severamente Lezzerini a terra, al 34’ ci prova Sersanti ma Bjarnason salva nei pressi della linea di porta. Supportato dal suo impagabile pubblico il Lecco insiste, crea altre interessanti situazioni ma non riesce a capitalizzare.

Nella ripresa i lariani accusano un calo fisiologico e l’undici di Gastaldello ne approfitta. Al 18’ brutta palla persa in uscita da Battistini, Bianchi ringrazia, si presenta solo davanti a Melgrati e lo fredda implacabilmente (0-2). Al 21’ una punizione di Lepore sfiora di un nonnulla il palo, alla mezz’ora Giudici impegna severamente a terra Lezzerini ma si capisce che non è aria, il Brescia con i locali impegnati a riaprire il match ora hanno gioco facile nell’incunearsi nella praterie blucelesti e minacciare la porta difesa da Melgrati. In pieno recupero (48’) l’arbitro assegna il rigore numero due al Lecco per un fallo di mano commesso da Cistana dagli undici metri però Eusepi batte debole e centrale tra le braccia del portiere.

Il Lecco resta fermo al palo dopo due gare anche se i progressi rispetto alla dèbàcle di Padova con il Catanzaro sono stati evidenti. Un buon gioco collettivo nel primo tempo, in cui sono emersi Di Stefano, Lepore Sersanti e Giudici (bravo anche in un paio di ripiegamenti) supportati anche dall’irruenza e la fisicità di Novakovich hanno più volte mandato fuori giro le rondinelle. Quindi nel secondo tempo la crescita del Brescia e un visibile calo fisico hanno fatto il resto, anche se è giusto rimarcare la vivacità portata dall’ingresso in campo di Tenkorang, peperino sgusciante e spesso indigesto per il pacchetto arretrato ospite schierato a cinque nel finale. In ogni caso il Lecco avrebbe meritato la divisione della posta, malandrino il rigore del possibile 1-1 fallito da Novakovich, resta la prestazione a patto che dalla prossima trasferta di Modena si inizi a marcar punti in tabella; vero, campo non facile, ma serve buttare il cuore oltre l’ostacolo.

 

LECCO-BRESCIA 0-2
Marcatori: 3’p.t. Borrelli, 18’s.t. Bianchi.

Lecco (3-5-2) Melgrati, Battistini, Marrone (dal 10’s.t. Tenkorang), Bianconi, Giucici, Ionita (31’s.t. Degli Innocenti), Sersanti (10’s.t. Galli), Crociata (20’s.t. Eusepi), Lepore, Di Stefano (20’s.t. Tordini), Novakovich. All: Foschi.

Brescia (3-4-1-2) Lezzerini, Papetti, Cistana, Mangraviti (38’s.t. Adorni), Dickmann, Paghera (26’s.t. Olzer), Fogliata (1’s.t. Besaggio), Fares (26’s.t. Galazzi), Bjarnason, Borrelli (31’s.t.Moncini), Bianchi. All: Gastaldello.

Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno.
Spettatori: 3587
Angoli 7-8, recupero p.t. 2’, s.t. 5’.
Ammoniti: Sersanti, Fares, Crociata, Marrone, Galazzi.

Alessandro Montanelli