CALCIO LECCO VERSO LA C:
LA RICHIESTA DI ISCRIZIONE C’È
MA ORA OCCHIO ALLA COVISOC

salvatore trunfio sandro meregalli carmine palumboLECCO – La richiesta di ripescaggio in Lega pro ha viaggiato in auto verso Firenze con l’amministratore unico Sandro Meregalli. E così dopo quattro anni di purgatorio in serie D i tifosi blucelesti potrebbero vedere il ritorno al calcio che conta. “Abbiamo portato gli assegni, da 10mila e da 70mila euro, necessari per l’iscrizione – spiega il dirigente  –, oltre alla fidejussione di 350mila euro”.

Ci sarebbero anche buone notizie per la questione Equitalia, ovvero gli oltre 600mila euro che via don Pozzi deve all’Erario e che vuole procedere con una nuova rateizzazione per pagare con più comodità. “Sfrutteremo una nuova norma in vigore da pochi giorni, per cui non ci sono ancora i moduli necessari per la richiesta. In ogni caso i due professionisti che ci hanno seguito hanno garantito che non dovrebbero esserci problemi per ristrutturare il debito”.

Insomma, anche se la società è tuttora ignota, non si conoscono i nomi degli investitori e c’è il solo Meregalli al timone, in linea puramente teorica potrebbe essere un grande giorno per il club lecchese. In pratica però i tifosi vorrebbero sapere qualcosa di più sulle questioni societarie, ma pure sulla squadra, in questo momento inesistente. Voci sempre più insistenti danno Stefano Cuoghi vicinissimo alla panchina bluceleste, in sorpasso anche su Luciano De Paola, tecnico che ha portato il Lecco al secondo posto nel girone B di serie D, vincendo i playoff a maggio.

Prima però c’è da risolvere l’iscrizione tra i professionisti. Nei prossimi giorni la Coviscoc, la commissione per la vigilanza delle società di calcio professionistiche, analizzerà la situazione economica di via don Pozzi e darà il via libera per la Lega pro, oppure intimerà l’alt e i blucelesti dovranno rimanere ancora nel massimo campionato dilettantistico. Ed è questa la vera incognita. Perché intanto Meregalli deve saldare i debiti dello scorso anno, poi deve presentare una società sana in tutto e per tutto.