LECCO – Al Lecco si lavora alacremente, ma manca ancora la proprietà. Perché nonostante i due comunicati trionfalistici inviati negli ultimi dieci giorni da via don Pozzi, non c’è ancora nulla di ufficiale. Il nuovo proprietario rimane anonimo e quindi i tifosi blucelesti ancora non sanno di che morte morire. Unica novità: in questi giorni l’amministratore del club Sandro Meregalli ha incontrato i giocatori più esperti della scorsa stagione, per discutere sugli arretrati e capire se contare su di loro la prossima stagione. Ma non tutto sarebbe andato liscio con i loro compensi. E per questo le trattative si sarebbero interrotte. Insieme a Meregalli ha lavorato anche Ennio Vanelli, possibile futuro direttore sportivo del Lecco. Sempre che l’affare con il misterioso acquirente del territorio vada in porto, perché le ultime notizie da via don Pozzi danno sempre più difficile l’acquisizione.
L’imprenditore disposto a subentrare infatti pare abbia messo a disposizione mezzo milione di euro per saldare i debiti, ma ogni giorno starebbe trovando pendenze sempre nuove e quindi ora si sarebbe dato 24 ore di tempo per verificare se l’acquisto della società sia davvero un affare o se lasciare perdere.
“Stiamo lavorando senza sosta per cercare di concludere la trattativa” afferma Meregalli. E a chi gli chiede se davvero la Guardia di Finanza ha suonato in via don Pozzi nella giornata di martedì, tramite il profilo Facebook ufficiale del Lecco risponde che “non è assolutamente vero”. Intanto in sede si lavora senza sosta per cercare di non mandare in fumo una trattativa che dura da giorni (se non settimane) che potrebbe essere l’ultima spiaggia non solo per il ripescaggio in serie C, ma anche per poter avere una società seria.
Ed entro due settimane dovrà essere formalizzata l’iscrizione in serie D. Dal 4 al 12 luglio (precisamente alle 18) infatti potrà essere consegnata la domanda d’iscrizione per il massimo campionato dilettantistico. Servirà indicare l’organigramma della società, lo stadio (con la disponibilità firmata dal sindaco), un verbale di assemblea con le cariche sociali, lo statuto attuale, la visura camerale, la tassa d’iscrizione (19mila euro) e la fidejussione (31mila euro). Ma quest’ultima, essendo stata versata in contanti a inizio stagione, sarebbe ancora in Federazione e quindi, tolte le multe, il resto sarebbe riutilizzabile e servirebbero quindi meno liquidità per la prossima stagione.
Inoltre entro il 12 luglio saranno da estinguere i debiti di carattere sportivo contratti entro il 31 maggio. Per esempio vertenze, multe varie o pendenze con altre squadre. In questo momento il Lecco dovrebbe avere sul groppo solo la quota della finale playoff da dare al Seregno, ma si tratta di meno di tremila euro, quindi non ci sarebbero grossi problemi.
Dopo questi passaggi potrà essere richiesto il ripescaggio in C, secondo regole che non sono ancora ufficiali, perché la Lega pro ancora non si è espressa. In teoria bisognerebbe rispettare criteri sportivi e strutturali: avere uno stadio e uno staff preparato in primis, ma sarà decisivo il parere della Covisoc che controlla i bilanci. E quegli oltre 600mila euro di debito all’Erario che ha il Lecco sono un ostacolo quasi insormontabile.