CALCIO LECCO, NUOVA SOCIETÀ?
RESTANO PERÒ MOLTI DUBBI:
IN PRIMIS CHI METTERÀ I SOLDI

salvatore trunfio sandro meregalli carmine palumboLECCO – “Tra qualche giorno ufficializzeremo la vendita e ci sono imprenditori brianzoli pronti a investire nella Calcio Lecco” promette Sandro Meregalli nella sala conferenze di via don Pozzi. Ma una volta chiesto il nome di coloro che metteranno i propri soldi l’amministratore si trincera dietro un “non posso ancora dirlo”. E qui cade tutto. Perché l’ambiente pensava già a qualche rivelazione dopo la comunicazione arrivata nella mattinata di venerdì di una conferenza nel primo pomeriggio al Rigamonti-Ceppi. E invece, ancora una volta, tante parole ma nessuna certezza. Insieme a Meregalli ci sono Salvatore Trunfio e Carmine Palumbo, entrambi della Mediastar International, una società che si occupa di gestione, organizzazione e consulenze nell’ambito dello sport.

Il primo tra l’altro è un agente Fifa che ha rappresentato giocatori di serie A e lavorato in club italiani ed esteri. Ma non sarà la società di cui è presidente a rilevare il Lecco. O meglio, non saranno loro a mettere i soldi necessari per iscriversi al campionato di serie D, richiedere il ripescaggio in Lega pro, costruire una rosa competitiva nella categoria in cui si andrà a giocare, pagare le spese correnti, ma soprattutto saldare i debiti che pendono su via don Pozzi. Da Equitalia ai fornitori, compresi i compensi dei giocatori e del segretario Ivan Corti. Meregalli però non demorde: “Ancora non possiamo dire chi ci finanzia, ma presto lo si saprà”. Però i tifosi presenti, come San Tommaso, finché non vedono non credono. “Il 12 luglio il Lecco rischiava di sparire, ma ora siamo iscritti alla D – sottolinea Palumbo, che però non tiene conto che finora è stata depositata la domanda –. Venerdì 22 andremo a consegnare l’assegno e spiegheremo alla Federazione perché siamo in ritardo. Poi la Covisod ci escluderà dalla categoria, reinserendoci dopo qualche giorno. È la prassi per chi presenta alcuni documenti in ritardo. Successivamente faremo richiesta di ripescaggio”.

salvatore trunfio sandro meregalli“Entro il 10 agosto sapremo in che categoria giochiamo – indica Trunfio –, costruiremo una squadra con giocatori competitivi sia in D sia in C”. Sembrerebbe quindi che il Lecco abbia – nelle prossime settimane perché pare non ci siano i tempi tecnici per il passaggio di quote – una nuova proprietà e sia finita tutta la querelle dei mister X. “Ci abbiamo messo un po’, ma ce l’abbiamo fatta – spiega Meregalli parlando della trattativa –. Abbiamo parlato con sei cordate differenti, ma alla fine mi sono accordato con Trunfio”. I problemi non sono stati pochi: “Le amministrazioni precedenti hanno lasciato una situazione disastrosa, in ultimo multe per 18mila euro lo scorso anno, per lo più provenienti da strani tesseramenti di giocatori minorenni girati ad altre società. In più alcuni beni sono stati pignorati e venduti all’asta: alcuni li abbiamo ricomprati, altri (come il pullman) invece sono stati venduti. Ma così sono rientrati quasi 30mila euro per Equitalia”.

Il dirigente si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Sono rimasto solo a lottare per il Lecco, nessuno mi ha dato una mano fino all’arrivo dei nuovi soci”. Mentre il settore giovanile tornerà a tutti gli effetti in società. “Sono stati provati dai 70 ai 100 ragazzini, poi so che è stato fatto un camp qui allo stadio con il nostro nome, ma non c’entra nulla con noi”.

Se sono rose fioriranno, ma di certo ora il club deve fare tutto di corsa e lavorando senza trovare l’entusiasmo che, probabilmente, avrebbero trovato in altre piazze. Non per mancanza di tifosi, ma perché all’ombra del Resegone vogliono aspettare di vedere il lavoro della nuova dirigenza prima di glorificarla viste le troppe scottature negli ultimi anni.