CALCIO LECCO, LA GIUNTA:
“LE LAMENTELE NON MANCANO
MA POI CI SI TIRA INDIETRO”

bizzozero-e-brivio1LECCO – Non sono arrivate offerte per acquistare la società sportiva Calcio Lecco 1912. L’asta di lunedì andrà deserta e la società verrà cancellata. La brutta notizia per la città arriva dal curatore fallimentare cui seguono le reazioni degli amministratori.

Le parole del sindaco Virginio Brivio con gli assessori allo Sport Stefano Gheza e al Patrimonio Corrado Valsecchi, quest’ultimo che solo poche ore fa aveva lasciato trapelare l’interessamento di una cordata di imprenditori da lui stimati.

Ci associamo alle parole del curatore fallimentare Mario Motta. Un’ occasione come questa non capiterà mai più a chiunque voglia investire nella Calcio Lecco 1912. L’amministrazione comunale si è resa disponibile ad interloquire, per quanto di competenza, con tutti coloro che a vario titolo si erano dichiarati interessati a investire nella società sportiva, oltre ad essersi impegnata nel mantenere invariata la situazione pregressa che prevedeva l’utilizzo del campo di calcio per ben tre anni ad uso gratuito e dimostrando tutta la sensibilità e la vicinanza necessaria alla squadra. Solo ieri pomeriggio abbiamo accolto in Municipio giocatori, staff e dirigenza per complimentarci per l’ultimo successo e per una stagione difficile ma contrassegnata da passione e determinazione.

Francamente sorprende che nessuno degli attori e interlocutori che si sono affacciati sulla scena in questi mesi abbia poi fatto il passo successivo con la presentazione di una manifestazione di interesse. E sorprende ancora di più che questo “silenzio” arrivi in una città in cui ci sono ancora molti imprenditori a cui non mancano le possibilità economiche per rilevare la squadra, né la passione calcistica. Tuttavia le decisioni altrui sono sempre insindacabili.

Oggi resta il rammarico che una piazza come quella di Lecco rischi di far naufragare la propria squadra di calcio proprio dopo due stagioni di grande prestazione agonistica, la prima con la conquista e la possibilità di andare in Lega Pro e la seconda con un’affermazione di cuore sul campo dell’Olginatese che ha consentito al Lecco di mantenere la categoria. Dobbiamo chiederci perché a Lecco, dove le lamentele non mancano mai, alla prima occasione utile per fare qualcosa di concreto tutti quanti si tirano indietro.

Il curatore fallimentare e l’amministrazione comunale, con responsabilità e ruoli diversi, in modo discreto ma costante, hanno fatto tutto quello che era nelle loro possibilità. La Calcio Lecco è una società privata che doveva necessariamente trovare l’interesse di investitori privati. Ci auguriamo, insieme a tutti i tifosi blucelesti, che in questi giorni, attraverso l’opera meritoria del dottor Motta, se possibile, si possa ancora salvare il salvabile con qualche intervento dell’ultimo minuto, manifestando direttamente al curatore uno specifico interesse.

Seguiremo fino all’ultimo l’epilogo di questa vicenda, cercando in tutti i modi di essere utili a coloro che ritengono ancora possibile un interessamento prima del 29 maggio, data ultima per salvezza di una squadra che, oltre a rivestire un’indiscussa importanza sportiva per titoli e storia, è patrimonio della collettività di cui porta i colori.