CALCIO LECCO, MISTER FOSCHI:
“SIAMO SEMPRE SFAVORITI MA
TANTI NEMICI, TANTO ONORE”

LECCO – Ultima decisiva sfida della stagione per il Lecco che oggi, domenica 18 giugno, alle 17:30 al Rigamonti-Ceppi affronta il Foggia nel match di ritorno della finale dei playoff che sancirà l’ultima promossa in Serie B. In casa bluceleste c’è fiducia dopo la vittoria per 2-1 nella partita di andata in Puglia.

“Prima di tutto voglio dire una cosa – inizia il tecnico Luciano Foschi in conferenza stampa -: abbiamo fatto l’ultimo allenamento della stagione, quindi voglio ringraziare il mio staff, lo staff medico, la segreteria che fa i salti mortali per accontentare tutti, e naturalmente la società che mi ha dato molto”.

Sulle polemiche degli ultimi giorni dopo l’arbitraggio contestato di Foggia: “Non me ne frega niente, non mi interessa – risponde Foschi -. Io sono ancora uno che vive di sentimenti, che ha fiducia nel prossimo. Ho fiducia nell’arbitro di domani, Di Marco, e non mi sembra che Bonacina abbia sbagliato nell’andata. La categoria dei nostri arbitri è tra le migliori del mondo, una scuola gestita da persone che sanno fare il loro mestiere. Alla fine in campo ci sono due squadre e chi è più bravo vince. Non sono preoccupato degli arbitri e nemmeno se dall’altra parte c’è un onorevole di Fratelli d’Italia che si occupa del Calcio Lecco. Lo deve raccontare non a noi, ma agli altri 60 milioni di italiani ai quali serve altro, non certo sapere chi arbitra Lecco-Foggia. Rimane una pagina di sport e come tale va considerata”.


Sui singoli: “Ardizzone lo portiamo in panchina, ma è stirato – spiega l’allenatore -. Difficilmente sarà recuperabile. Così come Ilari. Abbiamo diversi acciaccati come normale che sia, ma recuperiamo Giudici dalla squalifica e anche Battistini. Non dobbiamo pensare alla partita di andata, c’è una finale che giochiamo in casa senza avere nessun vantaggio. Anzi, il Foggia come organico è più forte di noi. Vogliamo fare una prestazione sopra le righe, senza scoraggiarsi e insistere, facendo risultato solo attraverso la prestazione. Questa è l’ultima partita, quindi dobbiamo dare tutto prima di andare in vacanza”.

Le palle inattive decisive per noi? Abbiamo anche subito gol su palle inattive – precisa Foschi -. Sono partite molto equilibrate e i calci piazzati possono essere episodi decisivi. Tutte le squadre sono anche stanche, si gioca ogni tre giorni e i muscoli sono logori, quindi i calci piazzati diventano fondamentali. Si tratta di un dato risaputo”.

“Il mio arrivo qui è stato da libro Cuore perché la lettera di benvenuto scritta dai tifosi è stata la cosa che mi ha riempito di responsabilità nei confronti della gente. Mi ha fatto sentire in debito e sinceramente non pensavo di regalare quello che stiamo regalando, di riempire lo stadio più volte. Poi ci sono stati episodi che mi hanno riempito insieme ai miei ragazzi e alla società. Ma anche le difficoltà mi hanno aiutato a crescere. Anche all’ultima tappa siamo sfavoriti? Siamo la vittima predestinata, ma va bene così, non succede nulla. Anzi è una stimolo per dimostrare che siamo all’altezza. Purtroppo è più facile parlar male che parlare bene, ma me ne frego. La mia persona non cambia sia che si vinca sia che si perda. Come si dice: tanti nemici, tanto onore”, conclude Foschi.

Federico Sala

 

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