CALCIO, DICONO DEL LECCO…
DAI FANTASMI DELLA D
AI POSSIBILI “MERITI SPORTIVI”

LECCO – B, C o D? Quella che sembrava essere una certezza fino a 48 ore fa, si è trasformata in un grosso interrogativo. In quale campionato giocherà la Calcio Lecco nella prossima stagione? Prendendo in esame i più quotati notiziari sportivi, non tutti si schierano dalla stessa parte. Cominciamo la rassegna dalla Gazzetta dello Sport.

La rosea non lascia spazio alle interpretazioni e, anzi, propone lo scenario peggiore, titolando così: “Lecco, bocciatura inevitabile. E non può fare nemmeno la C“. Già, perché pare che la dirigenza lecchese, oltre al ritardo di qualche ora nella consegna dei documenti necessari per lo stadio “sostituto” del Rigamonti-Ceppi, non si sarebbe naturalmente tutelata con l’iscrizione alla Serie C, cosa che, nel caso di esclusione dalla Cadetteria, costerebbe ai Di Nunno la clamorosa retrocessione in D.

Paradosso sottolineato anche da Sport Mediaset, che parla di “Festa rovinata: promosso in Serie B, ma non può fare nemmeno la C”, ripercorrendo le ore cruciali nella mancata conferma dell’Euganeo di Padova entro i termini ultimi proposti dalla Lega.

Presa di posizione diversa quella di Tuttosport, decisamente più vicina ai tifosi e agli amanti del calcio, con un articolo che spiega “Perché il Lecco ha diritto a giocare in Serie B“. “Non deve finire con il Lecco tra i dilettanti” scrive il giornale torinese, associandosi a tutti coloro che fanno appello al merito sportivo e dando un calcio alla “classica burocrazia italiana”.

Insomma, un Lecco escluso per una carta, peraltro giunta anche se in ritardo, sarebbe un vero schiaffo in faccia di chi mette in primo piano lo sport in quanto tale, davanti a politica e tribunali.

Con Brescia e Perugia alla finestra, il verdetto è tutt’altro che scontato. Mentre non lo saranno i ricorsi.

RedSpo