VERCURAGO – Grande emozione oggi, domenica 13 dicembre, in biblioteca a Vercurago dove con un consiglio comunale straordinario l’amministrazione ha consegnato le borse di studio ai ragazzi meritevoli e la costituzione ai diciottenni.
“Mi rivolgo ai ragazzi meritevoli della borsa di studio: prendere buoni voti è estremamente importante per la vostra formazione, ma ricordatevi che qualsiasi lavoro facciate, anche tecnico, ciò che conta di più è essere appassionati e metterci il cuore”, ha esordito il vicesindaco Roberto Maggi. La parola poi al consigliere Monica Corti che ha invitato i ragazzi a non arrendersi o scoraggiarsi: “Abbiate fiducia in voi stessi così come noi ne abbiamo in voi”. Anche la consigliera Valentina Castelli si è congratulata con le eccellenze, rivolgendosi poi ai neo maggiorenni: “Ora siete cittadini a tutti gli effetti, e avete delle responsabilità nei confronti della comunità”.
È poi intervenuto don Roberto Trussardi, il quale ha affermato che “è molto significativo che venga consegnato un contributo economico in questi tempi di crisi. Vi ricordo, però, che studiare va ben oltre il semplice nozionismo e vi auguro di essere aperti e pronti ad andare in profondità alle esperienze della vita, e a non rimanere in superficie”. La conclusione della cerimonia è spetta al primo cittadino Carlo Greppi, che ha ricordato il grande valore della costituzione, prima di procedere con la consegna dei riconoscimenti e dei fascicoli.
Della scuola secondaria di primo grado hanno ricevuto la borsa di studio Caterina Noseda, Elisa Riva e Giulia Bonacina; della secondaria di secondo grado hanno ricevuto il riconoscimento Simone Frassoni, Filippo Gualtieri, Giada Marchesi, Simone Muzzolon, Giulia Nava, Manuel Bianche Bazzi, Nicole Beatrice Bonacina, Eleonora Sirianni, Claudia Riva. Dei ventuno ragazzi nati nel 1997 hanno invece ricevuto quest’oggi la costituzione Marco Airoldi, Tchakov Joel Biafri Bi, Elena Bolis, Simone Frassoni, Beatrice Grieco, Filippo Gualtieri, Simone Muzzolon, Giulia Nava, Valentina Polvara, Miriam Radaelli e Leonardo Todaro.
Giulia Malighetti