GARLATE – Dopo la pioggia arriva il sereno. Un vecchio proverbio che viene rimarcato quando, dopo aver vissuto una brutta situazione, ci si riesce a risollevarsi, si ritrovano stimoli nuovi e si punta a conquistare altri obiettivi. Sia per quanto concerne la vita quotidiana, che quella sportiva.
È un po’ quello che ha vissuto, e sta vivendo, Marco Radaelli, il pilota garlatese (campione del mondo Bmx tra gli Juniores), atleta che ha dovuto reinventarsi la sua stagione, dopo ciò che era accaduto a Tulsa. Dopo 50 giorni di inattività, sabato a Padova, Marco è ritornato in pista, conquistando il terzo posto e ricevendo anche un premio speciale per aver ottenuto il miglior tempo tra manches, batterie e finale.
Marco era stato vittima di un brutto incidente mentre si stava allenando in America in vista delle gare di Coppa del Mondo ed anche del Mondiale. La situazione era decisamente seria.
“Ho subìto un infortunio pneumotorace, su entrambi i polmoni, più grave su quello sinistro mettendo anche il drenaggio. Poi ho rotto due coste, zona frontale e l’altra posteriore. Decisamente un forte spavento. Ringrazio lo staff che mi ha seguito”.
Adesso come stai?
“Sto molto bene e tutto procede molto bene. Sono tranquillo, mi sto allenando bene. Ho preso subito molta dimestichezza con il mezzo meccanico, e l’allenamento in pista. Per quanto concerne la palestra ho sviluppato una preparazione differenziata, molto accurata e graduale, ovviamente per rafforzare l’aspetto della resistenza e della tecnica”.
Questo stop quanto ha influito molto sulla tua persona a livello psicologico e per la tua stagione?
“Diciamo, e non lo nascondo, c’è molta amarezza per quanto concerne la mancata convocazione alle Olimpiadi. Ci speravo e ci credevo. Ma è andata così. Ovviamente una situazione che influisce un po’ per un’atleta che credeva molto a questo obbiettivo. Ma con molta serenità posso affermare che questo stop, non mi ha penalizzato su quello che sono i miei progetti futuri. Da queste situazioni si impara a crescere, e la faccio mia sotto l’aspetto dell’esperienza, certo che dovrò sempre stare attento a gestire ogni tipo di situazione. Sia a livello di allenamento che agonistico. Non è il caso di arrabbiarsi. Amarezza sì. M si ritorna alla grande, sempre determinato a dare il massimo e lavorare sodo, pensando anche allo studio. Non ne ho fatte di storie ed andiamo avanti a testa alta”.
“La prossima gara sono gli italiani del 6-7 luglio a Rivignano in Friuli. Non ci sono dubbi. Si va a correre per conquistare l’Italiano. Voglio quella maglia Tricolore”.
La stagione della Bmx è ormai giunta al termine, ma ci saranno altri impegni per Radaelli. “Dopo l’Italiano penseremo anche a mettere giù il programma per la prossima stagione. Ma intanto mi allenerò sodo perché ad ottobre e novembre ci sono alcune gare internazionali molto importanti. Sarò al via anche a due Indoor in Francia e negli Stati Uniti. Rimango sempre sul pezzo”.
Un Marco Radaelli molto determinato e sicuro di sé. “Voglio ringraziare in primis i miei genitori che hanno passato un periodo difficile, considerato che nel periodo dell’incidente eravamo molto lontani con tutte le difficoltà del caso. Da loro ho sempre un grande apporto e supporto. Ci tengo a ringraziare l’Esercito, che mi è stato vicino, ed anche lo staff della Bmx Garlate. Mi piace rimarcare – conclude Marco- che ho avuto una fantastica vicinanza dei vari sponsor, e ciò mi ha fatto molto piacere, ma anche di tante persone che mi hanno messaggiato sapendo come stavo. Tutto ciò è fantastico. Grazie a tutti”.