LECCO – Il segretario generale del comune di Lecco, Michele Luccisano se ne va in pensione con un pugno nello stomaco alla giunta Brivio, che pur l’aveva scelto nel 2014. È il suggello, sorprendente e sconcertante, di una battaglia senza esclusione di colpi che va avanti da oltre un anno con ricadute pesanti sull’attività della amministrazione e soprattutto sui cittadini.
A parte la primizia del massimo dirigente che imputa alla Giunta di non saper spendere i quattrini che pur ci sono in cassa, è inaccettabile che un contenzioso, peraltro opaco, tra politica e burocrazia sia continuato per mesi e mesi in barba alle regole scritte che assegnano all’una e all’altra compiti, ambiti e responsabilità ben definiti. Del resto il via vai di dirigenti all’interno di quella riorganizzazione mai decollata è il segnale di un’incapacità che, a torto o a ragione, ha visto il segretario generale rompere la prassi e “vuotare il sacco”.
Le parole pesano e non possono essere sottaciute accuse circostanziate e puntuali. Che siano maturati una sfiducia e persino un astio tra sindaco e segretario è affar loro, ma è affare nostro che a pagarne le conseguenze sia la città.
Toccherà ora a Virginio Brivio rispondere innanzitutto all’accusa dei soldi non spesi, perché fino a prova contraria il Comune non è un’azienda con scopo di lucro, ma un’istituzione deputata al bene comune. È forse l’occasione per scoperchiare anche la pentola del Bione che ha vissuto giornate amare nei dintorni del Natale e che ora, pur aperto, sembra appeso a un filo.
Cinzia Bettega
Capogruppo Lega nord – Lecco