BERTACCHI: 42 LABORATORI
PER UN’ASSEMBLEA D’ISTITUTO
AUTOGESTITA E INNOVATIVA

rappresentanti bertacchi donegà riva gianola gloriaLECCO – Un’assemblea d’istituto molto diversa dal solito questa mattina all’istituto superiore Bertacchi, dove, col supporto dei docenti e con la collaborazione degli studenti, i quattro rappresentanti d’istituto – (da sinistra) Simone Gianola, Chiara Donegà, Gaia Riva e Marley Gloria – hanno realizzato ben 42 laboratori nei diversi spazi della struttura.

“Il progetto è frutto di una gestazione piuttosto lunga: ci siamo candidati lo scorso novembre – parla Chiara Donegà – e quest’assemblea, composta da diversi laboratori, era uno dei nostri punti fondamentali all’interno delle proposte elettorali. È stato di grande aiuto il professor Giovanni Valsecchi (scienze naturali), il quale ci ha aiutati a concretizzare l’idea, portandola al nostro fianco in assemblea d’istituto, dove anche il preside l’ha accolta e oggi siamo qui, tutti insieme, a partecipare”.

bertacchi assemblea istituto autogestita“Abbiamo raccolto le iscrizioni ai vari laboratori nei giorni scorsi, con l’aiuto di un sito, Event Brite – riferisce Gaia Riva – in modo tale da predisporre degli spazi congrui, alla luce del numero di iscritti”. Fra le diverse attività, gestite da studenti, docenti e personale esterno invitato appositamente, è rilevante sottolinearne alcune: due laboratori teatrali e altrettanti di fotografia; poi ancora cinema, sartoria, yoga, giocoleria e frisbee, lettura, origami, trucco horror, karate, calligrafia (tenuto dalla professoressa Daniela Chiuppi di storia dell’arte).

Molto interessante il laboratorio “Vedo, sento parlo”, curato da uno studente del second’anno, Daniele Colombo, sulle vittime della mafia: i ragazzi hanno proiettato “La mafia uccide solo d’estate”, quindi hanno organizzato piccoli gruppi di lavoro sulle vittime più famose. Particolare, poi, il laboratorio sul parto in casa, gestito da due ginecologhe esperte in quel preciso campo. Presente anche l’Operazione Mato Grosso per attività di restauro mobili antichi, in cui gli studenti si cimentavano con raschiatura, antitarlo e impregnante; questi mobili, poi, saranno venduti al mercatino e il ricavato sarà destinato alle missioni del movimento in America latina.

sonia ravasi arte bertacchi acquerello pittura scultura artistaNon è stata trascurata l’arte: al laboratorio di acquerello era presente l’ex professoressa di storia dell’arte, nonché artista, Sonia Ravasi. Il versante teatrale, invece, era guidato dalla professoressa Iosè Silvestre (lettere) con lo scopo di avvicinare i ragazzi al mondo classico, tramite la messinscena, con la classe prima, una pièce con stralci da “Le Troiane” di Euripide, dai poemi omerici e dall’Eneide di Virgilio, accompagnati da pezzi di musica classica.

La psicologia era presente grazie agli studenti del corso serale, i quali hanno realizzato l’attività chiamata “Drum circle”, molto diffusa negli Stati Uniti e che prevede una realizzazione di sinfonie melodiche, in gruppo, con strumenti a percussione o ritmici – maracas, nacchere e altri tamburelli –: ci si siede in cerchio e, ascoltando prima i propri suoni, poi quelli degli altri, si entra in sinfonie che riescono ad aumentare l’autostima degli autori proprio in virtù della loro bellezza, indipendente dal fatto che essi sappiano suonare o meno.

assemblea bertacchiInfine, non mancava neppure il lato sociale ed etnico-culturale: era presente un laboratorio di cultura celtca – ovvero lingua, storia e arte –, tenuto dal professor Nicola Covioli (inglese). La cultura islamica, infine, era affrontata in due distinti laboratori: “Mille splendidi veli”, un laboratorio che metteva a confronto il velo occidentale con quello orientale, e “Africando” per insegnare i balli africani, tenuto dall’associazione Lezioni al Campo Onlus, che dal 2015 insegna l’italiano al campo del Bione. Quest’ultima attività s’inserisce nel solco di un’altra: “Migranti” che lo scorso anno, sempre al Bertacchi, ha coinvolto i migranti presenti a Lecco in un torneo sportivo d’istituto; quest’anno, invece, dallo sport si è passati alla musica e alla danza come altro veicolo culturale per i giovani.

Alessandro Tonini