LECCO – “Il costo non è eccessivo”. Corrado Valsecchi, assessore ai Lavori pubblici, interviene sui due servizi igienici da 109.108,86 euro. E spiega il perché di un prezzo previsto così alto, anche se la procedura è iniziata durante la precedente Amministrazione, quando al suo posto sedeva Francesca Rota.
“Si tratta di due manufatti che saranno installati su due passeggiate importanti – sottolinea -. Sono dello stesso tipo di quelli che si trovano a Bellagio e in molte alte città turistiche. Nel prezzo è compreso tutto, tra cui il contratto di manutenzione con le società che le fornisce, l’installazione, gli allacciamenti e la carta. Ma si tratta di due strutture diverse, non si può fare un paragone prendendo il costo totale di oltre centomila euro. Per dare un’idea solo la porta in acciaio inox costerà molto. Non si tratta dei soliti bagni chimici piccoli, ma si tratta di un servizio particolare”.
I bagni saranno così utilizzati da tutti coloro che passeggiano sul lungolago o a Rivabella e saranno a pagamento. “In questo modo verranno ripagati, visto che i soldi torneranno nelle casse comunali”.
Così dopo quasi duemila anni sulle rive del Lario torna di moda Vespasiano, l’imperatore romano che alla fine del primo secolo d.C. mise una tassa sui servizi pubblici per riempire le casse statali svuotate del dissesto delle finanze a seguito di una guerra civile. E chissà che non sia la nuova idea della giunta Brivio.