BAGARRE AL RIGAMONTI-CEPPI.
LECCO IN 8, ARBITRO INSULTATO.
DI NUNNO INVADE ED È ESPULSO

LECCO – Novanta minuti che in un modo o nell’altro passeranno ai posteri quelli appena conclusi al Rigamonti-Ceppi, col Lecco che chiude la partita in otto, sconfitto 1-3 dalla Aurora Pro Patria.

La partita pare in equilibrio sino al 23′ quando Bertani con una sforbiciata al volo insacca il cross di Luoni. Nei festeggiamenti il bomber bluceleste si aggrappa alla rete, già ammonito pochi minuti prima per un fallo a metà campo vede l’arbitro sventolare il secondo cartellino giallo ed è fuori dalla gara.

Pubblico e compagni di squadra non prendono affatto bene la decisione dell’arbitro Monaco, in campo entra anche il patron Paolo Di Nunno che si avvicina all’arbitro. Espulso.

calcio lecco di nunno in campo

Il match riprende e i nervi sono tesi. Al 32′ la Pro Patria segna su corner ma l’arbitro vede un fallo di mano e fischia il rigore. Santana sul dischetto, colpisce la traversa e pareggio sfumato. Sugli sviluppi Rea resta a terra, si gioca comunque mentre l’arbitro viene preso di mira dai tifosi. Al 44′ gli ospiti pareggiano con un gol di Zaro di testa. Nel recupero (cinque minuti) arriva il giallo a Merli Sala per un fallo. Stessa scena alla ripresa, sul taccuino finisce Moleri.

Al 3′ del secondo tempo Zaro bissa di testa e l’Aurora passa in vantaggio. Tempo 120 secondi e il Lecco perde Cavalli, espulso per doppia ammonizione. Al 10′ secondo giallo a Moleri: restano solamente otto i ragazzi di Delpiano nel rettangolo di gioco. La disciplina non è più recuperabile. Arrivano altri gialli da entrambe le parti finché al 27′ l’Aurora segna il terzo gol e rende inutili gli ultimi 15 minuti di gioco.

REDLN