LECCO – Le donazioni di sangue sono diminuite, ma niente di cui preoccuparsi. Parola di Bruno Manzini, presidente dell’Avis provinciale di Lecco, che in una conferenza stampa questa mattina ha presentato i dati relativi all’attività dell’associazione in vista dell’assemblea dei soci che si svolgerà sabato 19 marzo a Annone.
“Ci sono aspetti positivi e altri meno riguardo l’andamento delle donazioni. I soci nel 2015 sono nuovamente aumentati, arrivando a 15.349. Il trend si conferma in crescita come negli anni scorsi, perché l’Avis ha dimostrato di avere un certo appeal e la gente del territorio risponde, come dimostra l’elevato rapporto donatori/residenti (7,22)”, commenta il presidente. “Dei soci un terzo sono giovani tra 18 e 35 anni e anche questo è molto positivo e infatti ne siamo molto soddisfatti”.
A fianco di questo aumento dei soci donatori, però, nel 2015 sono diminuite le donazioni. “Non lo consideriamo comunque un dato negativo”, aggiunge Manzini, “perché il sangue raccolto nel nostro territorio è superiore alle esigenze dello stesso. Il sangue lecchese infatti non rimane solo in provincia di Lecco, dove il fabbisogno è di circa la metà di quanto ne viene raccolto, ma la parte ‘in eccesso’ va agli ospedali milanesi e sardi (dove è molto diffusa l’anemia mediterranea) e qui serve soprattutto il sangue intero. Questo spiega anche la diminuzione di donazioni di plasma a fronte di un aumento del sangue intero”.
Un ulteriore ragione della diminuzione delle donazioni viene individuata da Manzini nel calo delle trasfusioni di sangue in Italia, per via di miglioramenti tecnologici nella scienza medica. “Inoltre, per via di una riorganizzazione a livello regionale, l’anno scorso abbiamo dovuto chiudere gli sportelli il sabato mattina, però in autunno abbiamo indetto una borsa di studio di un anno per un biologo e questo ci ha consentito di riaprire in uno dei giorni preferiti dai donatori”. Infatti, spiega Manzini, “A metà 2015 le donazioni erano calate del 10%, poi con il ripristino del sabato mattina sono cresciute fino ad attestarsi al -7% circa”. In particolare nel 2015 in provincia di Lecco le donazioni effettuate sono state 27.252 (contro le 29.596 del 2014) e, di queste, 2.459 sono state di plasma e 24.793 di sangue intero.
Inoltre il presidente ha ricordato alcune delle iniziative più importanti portate avanti dall’Avis provinciale, tra cui spicca un progetto di prevenzione oncologica, con esami mammografici, per le donatrici, al quale hanno aderito un’ottantina di donne. “A causa di una nuova normativa europea però l’Ospedale non ha rinnovato la convenzione. L’iniziativa è stata molto apprezzata e rientra tra le finalità dell’Avis, quindi stiamo cercando una soluzione per rifare il progetto”, conclude Manzini.
M.C.