MILANO – Incurante dei disservizi di Trenord, la Giunta ha deliberato l’aumento di biglietti e abbonamenti del trasporto ferroviario regionale e del trasporto pubblico locale del 4,01 e del 4,81% a partire dal primo di settembre. In due anni biglietti e abbonamenti aumentano dell’8%, perché è il secondo anno che viene deciso un aumento del 4%, senza che vi sia stato alcun miglioramento del servizio reso, anzi, i disagi dei pendolari negli ultimi anni sono addirittura aumentati, come testimoniano le 160 linee a bonus del 2022 e l’aumento spropositato delle penali dovute da Trenord per i disservizi. E questo è solo l’assaggio di ciò che Fontana e l’assessore Lucente prevedono di fare in questa legislatura, soprattutto dopo che avranno rinnovato senza gara il contratto a Trenord fino al 2033. È sbagliato aumentare le tariffe, soprattutto pensando alle difficoltà delle famiglie, già vessate dalla corsa dell’inflazione.
E non è finita: visto che sappiamo leggere i bilanci, nell’assestamento che stiamo discutendo nelle commissioni consiliari abbiamo rilevato le entrate per milioni di euro per le sanzioni incassate per violazione del contratto di servizio da parte di Trenord. La società ha attaccato il PD, ma ha sbagliato bersaglio: è Regione Lombardia che si è permessa di inserire nel Bilancio penali accertate dalla Regione per violazioni avvenute nel 2022. Quindi, delle due l’una: o in bilancio c’è scritta una falsità oppure Trenord, per difendersi, ha alterato consapevolmente la verità.
La Regione Lombardia ha accertato nel solo 2022, ben 9,7 milioni di euro di penali per violazione del contratto di servizio e poiché miglioramenti in questi anni sono stati assai deficitari, si apre il tema del perché la Regione si appresta a formalizzare un affidamento diretto per 10 anni ad una società, Trenord, che accumula milioni di euro di penali fin dal 2017 e il 2021, dove per legge, per il Covid, non si permise di sanzionare le violazioni, se non in misura ridotta, 1,5 milioni, e il 2022, per 9,7 milioni.
Il trasporto pubblico deve fare un salto di qualità all’altezza di una Regione così importante come la Lombardia
Gian Mario Fragomeli
Consigliere regionale PD
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