ASSURDO/DI NOTTE IN GRIGNA MALGRADO MALTEMPO PIÙ
CHE ANNUNCIATO: INTERVENTO ‘ESTREMO’ DEL SOCCORSO

PIANI DEI RESINELLI – Salvati dai volontari del soccorso alpino, tutta notte sotto il temporale, i due escursionisti che, ignari delle previsioni meteo e dell’allerta lanciata già ieri mattina dalla protezione civile, hanno raggiunto la vetta della Grignetta quasi in notturna restando poi bloccati.

Un salvataggio da tregenda “Alla vecchia maniera” ha detto Giuseppe Rocchi capo stazione di Lecco della XIX Delegazione del Soccorso Alpino, lui e altri sette volontari più due arrivati dalla stazione del Triangolo Lariano hanno trascorso la notte sulla Grigna meridionale a cercare di trarre dalle peste una coppietta di Cantù che era salita in Grignetta per ammirare il tramonto. Una escursione romantica e tutto sommato, per due giovani di 27 e 24 anni, priva di complicazioni se la nebbia non ci avesse messo lo zampino. E  invece ha implicato quasi sette ore di salvataggio.

Sul sentiero Cermenati, già di ritorno e quindi in discesa, hanno smarrito la strada; una piccola fatalità che ha portato a un intervento difficile e pericoloso anche per i soccorritori, a cui più che la pioggia e la grandine sono stati i fulmini a mettere a rischio la vita di tutti.

“Con la nebbia non si vedeva assolutamente nulla; anche i richiami a voce rimanevano ovattati, la loro direzione di provenienza era difficile da interpretare”. Se a volte il destino complica, a tratti demorde anche per poco, ma ciò basta per uscire dalle peste. Pochi preziosissimi minuti di schiarita hanno permesso a uno dei soccorritori di vederli. “Li ha individuati perché aveva scelto di andare a guardare in un posto defilato del canale. E’ stato davvero bravo e ci ha richiamati”.

Tutto si è svolto da terra, perché con un meteo del genere era impensabile alzare l’elicottero. Ma il timore (e il pericolo) di rimanere colpiti da una saetta non li ha mai abbandonati, perché tra radio e moschettoni di potenziali bersagli per le scariche elettriche ce n’erano a iosa.

Tra la ricerca e il meteo a ostacolararli e a inzupparli, alla fine per riportare alla base la coppietta sono state necessarie quasi sette ore. Per i due giovani anche tanto freddo perché nonostante siano stati ricoperti con i presidi in dotazione al Soccorso alpino, il loro abbigliamento non era adatto ad affrontare in montagna un tempo arrabbiato.