ARTIMEDIA/QUANDO L’ARTE È DONO
PROMOZIONE DELLE PERSONE
E CRESCITA PER LA CITTÀ

prodottiLECCO – L’arte, alla fine, sarà quella cosa che salverà il mondo. E se sono, come sono o dovrebbero essere, i piccoli puzzle costruiti assieme che riempiono e danno valore alla quotidianità dei giorni, ieri in un normale sabato di shopping d’estate e luce argentata che increspava il lago, tra l’affascinante attesa della Torre Umana di Igualada, la città catalana gemellata con Lecco, e la mostra su Expo Landscapes alla Torre Viscontea, assolutamente da vedere, ho avuto la fortuna di entrare alla Libreria Mascari 5 nel tardo pomeriggio e così assistere, scoprire direi, la bellezza di un’attività culturale svolta dai ragazzi di Artimedia – una rete di servizi del Comune di Lecco dedicati alla disabilità – che se è nata – come si è detto durante la presentazione – per contribuire a favorire la crescita personale e l’inclusione sociale di cui ha tanto bisogno la città, a me è parso che abbia raggiunto soprattutto la capacità di narrarci la bellezza dell’arte che abbiamo nei nostri musei con altri occhi, che sono tutti soggettivi, quindi un servizio, di promozione culturale, donato alla città. E, per noi lecchesi, farci conoscere ancor di più la quotidianità di un mondo come quello dei servizi alla disabilità, che non è solo assistenza ma deve essere, è, come in questo caso, sostegno.

tazze e borseIeri, in quei locali, quei volti, quelle esperienze erano il puzzle che costruiva iniziative di corresponsabilità civile di rete che quotidianamente legano nodi invisibili, ma forti, tessendo la vita della nostra città. Dietro a un quadro dipinto c’è un tessuto di vissuto, c’è un impegno di lavoro e ci sono gli occhi di un ragazzo che manifesta il suo essere artista. Perché ci vuole tutta l’emozione che viene da dentro per reinventare, rivisitare, rigenerare un quadro, un dipinto, un’opera di Tino Stefanoni, di Alfredo Chiappori. E dentro alla libreria Mascari 5 ieri si è visto questo, il dono dei ragazzi alla città, il lavoro di Artimedia e degli operatori per valorizzare i loro talenti e le loro personalità, il valore della collaborazione e della sinergia che ogni giorno, come un puzzle si costruisce dentro la città tra realtà che lavorano assieme. Ed è stata una buona cosa la presenza attiva degli assessori ai Servizi Sociali Riccardo Mariani e della Cultura, Simona Piazza, sintesi e sinergia dell’assistenza e del sostegno per progetti di promozione delle persone, della cultura della città e della nostra identità solidale.

assessori incontroIl dono che questa “piccola” esperienza promossa e costruita da tutti questi attori e realtà è anche quella di aver aperto le basi, per creare potenzialmente lo stesso percorso, in un futuro, anche con gli utenti dei servizi di salute mentale del territorio così da dar vita, sostenere, insieme al percorso di crescita personale e inclusione sociale dei frequentatori, anche la promozione culturale arricchente per la città e i suoi musei che va sotto il nome di “art Brut” Arte grezza. Quella vista nella libreria Mascari 5, è stata una proficua sinergia tra Artimedia, gli studenti del corso di grafica del CFPP di Lecco, i Musei di Lecco e molti volontari che ha dato vita, ispirandosi alle opere della sezione d’Arte Contemporanea della Galleria Comunale a Palazzo della Paure ad un percorso che dura da anni con la mostra: “Arte: io la vedo così”, alla creazione finale di una linea di prodotti “Vivarte” presentata ieri, fatta di tazze, segnalibri, spille, magneti , tovagliette americane, borse di stoffa per la spesa. Bellissime, colorate, con dietro Stefanoni, Chiappori e ogni altro artista affermato che possiamo vedere al secondo piano di Palazzo delle Paure, e davanti mescolato, lo sguardo catturato, liberato, rapito di queste tele che si è fatto alfabeto che ognuno degli artisti di Artimedia ha straformato, interpretato.

E’ un dono per la città, che ha bisogno di un ulteriore riconoscimento. Sotto forma di acquisto, sotto forma di visita alla Galleria d’Arte Comunale, sotto forma di attenzione ai servizi di Artimedia e del Cfpp di via Montessori. Perché l’arte, alla fine, sarà quella cosa che salverà il mondo. E lo sta facendo.

Paolo Trezzi