LECCO – Cna riparte dal 26 maggio 2017, giorno dell’inaugurazione della nuova sede e dell’ufficializzazione della nascita di Cna del Lario e della Brianza. Dopo un percorso di avvicinamento durato quattro anni, finalmente le associazioni di artigiani e imprenditori delle province di Lecco, Como e Monza Brianza si fondono, anticipando un destino che coinvolgerà a breve anche gli enti camerali del Lago. L’effetto di questa aggregazione costituisce sicuramente una spinta propulsiva all’attività dell’associazione datoriale che, forte di oltre 4mila imprese associate, di cui un quarto lecchesi, riprende con rinnovato vigore sul territorio, offrendo alle realtà imprenditoriali grandi opportunità e servizi competenti e su misura.
“Con queste novità si conclude il mandato della presidenza di Cna Lecco che traghetta la struttura all’interno di un sistema più ampio e in una nuova sede molto funzionale, con spazi che consentono momenti di aggregazione tra le imprese, di formazione e aggiornamento e un comodo parcheggio a disposizione degli iscritti – precisa la presidente, Giovanna Picariello -. L’iter che oggi ci vede protagonisti di questa rinascita è stato importante e ha coinvolto direttamente la dirigenza di Lecco. Oggi con la costituzione dell’area vasta, il cui statuto è stato recentemente condiviso dagli organismi nazionali, abbiamo la possibilità di presentarci con una gamma di servizi e di proposte ancora più professionali e specifici per le piccole imprese. Non dimentichiamo che la sede di Como con la sua struttura compie nel 2017 60 anni di rappresentanza a fianco delle imprese del territorio; un’esperienza che qualifica ulteriormente l’associazione sovraterritoriale e la pone come primo referente per le tematiche legate all’artigianato e all’economia”.
In occasione dell’inaugurazione della sede, verrà presentata una ricerca realizzata a cura del Centro Studi Sintesi ed edita da Franco Angeli sulla manifattura in provincia di Lecco e nell’area dell’Italia del Nord dal titolo “La nuova manifattura. L’integrazione tra produzione e terziario in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto”. A illustrare i risultati di questo approfondimento sarà presente il direttore del Centro Studi Sintesi Andrea Favaretto, che oltre a delineare un quadro esaustivo della situazione della manifattura nelle regioni trainanti dell’economia italiana confronterà questi dati con quelli delle altre aree europee ad alta concentrazione di imprese manifatturiere. Questo consentirà di introdurre anche il tema dell’esportazione di prodotti manifatturieri Made in Italy che verrà ampiamente affrontato con esperti di internazionalizzazione, argomento quanto mai importante nel corso della giornata in quanto con l’inaugurazione della Sala delle Costituzioni, Cna e Palataurus avvieranno anche una utile sinergia che potrebbe essere da stimolo per alcuni progetti futuri a beneficio delle imprese che si apprestano a conquistare i mercati esteri.
“Si tratta di un convegno importante nel corso del quale verranno presentati i dati di un’indagine che riguarda il settore manifatturiero nelle regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna dove il comparto ha un’incidenza del 39% rispetto al resto d’Italia – spiega Alberto Bergna, segretario di Cna del Lario e della Brianza- . Recentemente si è posta la questione di adattare al contesto del nostro paese l’approccio innovativo rappresentato dalla “fabbrica intelligente”; ed è con questa realtà che la manifattura tradizionale deve saper vincere la propria sfida per il futuro”.
Nella ricerca vengono affrontati alcuni aspetti peculiari del comparto manifatturiero italiano caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese e il direttore del Centro Studi Sintesi che firma l’analisi, Andrea Favaretto, sarà a Lecco in occasione del convegno per illustrare i dati numerici, anche rispetto alla realtà del territorio lecchese e della sua provincia, storicamente a forte vocazione manifatturiera. “L’inaugurazione – conclude Bergna – sarà l’occasione per attribuire un dovuto riconoscimento agli imprenditori e ai partners che da sempre sono legati alla nostra associazione”.