SPAZIO CONDIVISO, RESOCONTO A CALOLZIO DELLO SPORTELLO “ASCOLTARCI”

CALOLZIOCORTE – Durante la serata di giovedì 10 ottobre, il circolo Arci Spazio Condiviso di Calolziocorte ha presentato un resoconto triennale dell’attività dello sportello AscoltArciSportello Sociale: “Come Stiamo?”. Come spiegano dal circolo, “dal 2018, lo sportello sociale AscoltArci è un punto di riferimento per la comunità della Valle San Martino e non solo, basato sui valori della mutualità e del sostegno reciproco. Ogni giorno, ci impegniamo non solo a creare una rete solidale dove chi ha bisogno trova ascolto, orientamento e supporto concreto, ma anche un luogo dove tutte e tutti possono contribuire a costruire una società più giusta e inclusiva”.

AscoltArci è uno sportello di segretariato sociale che offre un accesso libero e non stigmatizzante per coloro che si trovano in situazioni di bisogno. La sua missione è quella di creare uno spazio di mutuo aiuto, mediazione e sostegno, promuovendo la partecipazione attiva delle persone alla risoluzione dei propri problemi, valorizzando la responsabilità individuale, in base alle proprie possibilità.

Operativo dal 2018 presso il circolo Arci Spazio Condiviso, lo sportello è aperto il martedì e il giovedì dalle 18 alle 20:30, e si avvale del contributo di circa 20 volontari.

Lo sportello è dotato di quattro strumenti operativi:

  1. Codice Etico: ogni volontario sottoscrive questo documento, che regola i principi e i comportamenti all’interno dello sportello.
  2. Prestito Etico Sociale: creato nel 2019 in collaborazione con l’associazione L’AltraVia ETS, fornisce un sostegno finanziario etico.
  3. Protocollo di Collaborazione: include diverse organizzazioni locali come Spazio Condiviso, Il Gabbiano ODV, L’AltraVia ETS, il Movimento Consumatori di Lecco e la Camera del Lavoro territoriale.
  4. Collaborazioni Attive: AscoltArci lavora insieme a Telefono Donna Lecco, l’USB Milano (Unione Sindacale di Base) e il CSV di Monza Lecco Sondrio.

Grazie a questa rete di collaborazioni e alla partecipazione dei volontari, AscoltArci si configura come un servizio fondamentale per il supporto delle persone in difficoltà nella comunità locale.

AscoltArci, inoltre, ha avviato diversi progetti mirati a rispondere a bisogni concreti della comunità e a promuovere la partecipazione attiva e la solidarietà. Ecco i principali progetti:

  1. PACCATI – Dall’emergenza sanitaria alla società della cura (2021): Un progetto nato per rispondere all’emergenza sanitaria e per promuovere un modello di società basato sulla cura e sulla solidarietà.
  2. Save The Food (2022 – in corso): Un’iniziativa contro lo spreco alimentare, con un tavolo di monitoraggio lecchese per favorire la redistribuzione del cibo in eccesso.
  3. PIT – Punti Informatici Territoriali (2021 – 2022): Creazione di punti di accesso informatici territoriali per ridurre il divario digitale, rendendo la tecnologia accessibile a tutti.
    Questi tre progetti sono stati finanziati dal Fondo Aiutiamoci della Fondazione Comunitaria
    del Lecchese.
  4. Diritti in Circolo – Volontari per la legalità in Lombardia (2020 – 2022): Un progetto volto a promuovere la cultura della legalità, finanziato dal Bando Volontariato 2020 della Regione Lombardia;
  5. CoDING – Competenze digitali e linguistiche per il Lavoro e l’Integrazione (2023 – 2024), finanziato dal Bando Volontariato 2023 della Regione Lombardia.

Inoltre, AscoltArci partecipa attivamente alla rete nazionale RiVolti ai Balcani, attraverso alcune persone dello sportello, contribuendo a iniziative di solidarietà e assistenza ai migranti lungo la rotta balcanica.

Questi progetti e collaborazioni dimostrano l’impegno di AscoltArci nell’affrontare sfide sociali locali e internazionali, promuovendo una cultura basata su giustizia sociale e cura reciproca.

La nota comparativa sui dati relativi all’attività dello sportello AscoltArci tra luglio 2021 e luglio 2024 evidenzia diverse tendenze nell’affluenza e nelle richieste di supporto nei vari ambiti trattati. Ecco una sintesi delle principali aree di intervento, con un’analisi dei cambiamenti nel periodo considerato.

Salute
● Luglio 2021: 17
● Ottobre 2022: 18
● Luglio 2024: 16
Osservazione: Il dato è stato riparametrato, escludendo gli accessi legati alla salute orale. C’è una leggera flessione rispetto al 2022, anche se il numero rimane stabile rispetto al 2021.

Diritto all’abitare
● Luglio 2021: 53
● Ottobre 2022: 102
● Luglio 2024: 108
Osservazione: Il numero è in crescita costante, con un incremento significativo tra il 2021 e il 2022, e una stabilizzazione verso il 2024. Anche qui i dati sono stati riparametrati per includere solo gli accessi legati a sfratti, problematiche con le case popolari e richieste di supporto nella ricerca di alloggio.

Sostegno economico
● Luglio 2021: 28
● Ottobre 2022: 47
● Luglio 2024: 73
Osservazione: Anche questa categoria mostra una crescita costante e significativa, con più del doppio delle richieste di accesso rispetto al 2021.

Diritto a un lavoro dignitoso
● Luglio 2021: 56
● Ottobre 2022: 65
● Luglio 2024: 80
Osservazione: L’aumento graduale delle richieste in quest’area evidenzia una crescente domanda di supporto per problematiche legate al lavoro.

Famiglia
● Luglio 2021: 18
● Ottobre 2022: 24
● Luglio 2024: 26
Osservazione: L’incremento qui è meno marcato rispetto ad altre categorie, ma comunque in crescita.

Disabilità
● Luglio 2021: 5
● Ottobre 2022: 7
● Luglio 2024: 7
Osservazione: Questa area mostra stabilità nelle richieste di supporto.

Persone in transito
● Luglio 2021: 74
● Ottobre 2022: 92
● Luglio 2024: 115
Osservazione: C’è un forte aumento nelle richieste di supporto per persone in transito, che riflette una problematica sempre più sentita.

Dati complessivi
● Nonostante una leggera flessione nei primi accessi, le richieste di attivazione di pratica sono aumentate di 74 unità.
● Sono stati censiti 120 bisogni diversi (nessuno si presenta con un’unica richiesta).
● 105 accessi sono stati registrati per la compilazione di domande legate a dote scuola e alloggi residenziali pubblici.
● Il totale degli accessi registrati nel biennio è 225.

Conclusione
L’analisi mostra un aumento generale delle richieste di supporto in quasi tutte le categorie, in particolare nel diritto all’abitare, sostegno economico, diritto a un lavoro dignitoso e supporto per persone in transito. L’incremento degli accessi e delle pratiche riflette una maggiore complessità e diversificazione dei bisogni sociali nel tempo.

A spiegare i dati dello sportello e gli obiettivi futuri è intervenuto Corrado Conti (a sinistra): “Lo sportello ha aperto il 17 luglio 2018 come proposta di alcuni di noi che avevano deciso di fare politica in altro modo rispetto a quella istituzionale. Volevamo e vogliamo attivare una politica di impegno sociale e politico fatta da poche chiacchere e che non necessariamente si misuri subito in una dimensione elettorale, ma di mutualismo e lotta per la difesa dei diritti sociali. Gli scopi erano e sono quelli di ascoltare, aiutare gratuitamente, praticando però una forma di resistenza sociale ed economica sul territorio; un impegno sociale e politico che generasse reti di solidarietà.
Per questo ci siamo messi a disposizione di chi aveva ed ha problemi che non riceve risposte dalle istituzioni, anche per condurre una costante inchiesta sulle reali condizioni di vita e di lavoro sul territorio, senza avere la presunzione di conoscerle solo leggendo documenti”.

“Se dobbiamo fare un primo bilancio – ha proseguito – a mio parere possiamo dire che almeno due degli obiettivi che ci siamo posti li abbiamo raggiunti: l’ascolto e l’orientamento alla risoluzione dei problemi e la capacità, sempre cresciuta, di fare rete con altri singoli ed associazioni con cui pratichiamo pratiche concrete di aiuto.
Lo dimostrano gli oltre 620 accessi in 6 anni e lo stretto collegamento con L’AltraVia e Il Gabbiano, che gestiscono con noi dello Spazio Condiviso lo sportello e il prestito etico-sociale, gli apporti concreti di professionisti (penso all’avv. Agostoni e Mandelli, fantastici e pazienti consulenti legali; penso ai medici e dentisti che ci consentono di prestare assistenza sanitaria anche a chi non ha diritto nel nostro Paese ad averla perché non ha il permesso di soggiorno) e associazioni e sindacati come la Caritas, con cui abbiamo attivato una collaborazione che consente di predisporre e consegnare generi alimentari a un centinaio di famiglie in difficoltà sul territorio di Calolzio; penso alla CGIL con cui abbiamo avviato collaborazioni anche sui servizi come quello dei bonus e diritti; penso ad Asia USB con cui abbiamo avviato una forte collaborazione sul tema del diritto all’abitare e alle pratiche concrete per evitare sfratti; penso a ISCOS Veneto, con cui compiamo azioni di solidarietà internazionale per supportare i migranti della rotta balcanica attraverso la gestione di un magazzino di vestiti, cibo e medicinali”.

“Invece – ha poi spiegato Conti – siamo ancora insoddisfatti e dobbiamo fare ancora tanto per quanto concerne le iniziative di resistenza e contrattazione sociale verso le Istituzioni (Aler; Comuni; Ambito…) con le quali abbiamo conquistato dopo anni un maggior ascolto e proposte di collaborazione, ma che non si sono tradotte in pratiche di lotta. L’azione concreta più importante è stata quella legata al diritto all’abitare e alla casa, che è diventato forse il problema principale in termini di necessità e di incapacità a risolverlo.
Abbiamo fatto un questionario in tutte le case popolari di Calolziocorte (300 questionari distribuiti e oltre 150 compilati) sui problemi di queste famiglie; abbiamo elaborato i risultati e abbiamo elaborato proposte concrete che abbiamo inviato alle Istituzioni competenti. Purtroppo l’ascolto è stato scarso, tuttavia abbiamo nel segno del mutualismo realizzato due cose concrete: dal marzo 2023 una delle due aperture settimanali dello sportello la facciamo con un camper in via Di Vittorio, grazie alla collaborazione del Gabbiano e Altra Via e abbiamo realizzato dei cartelli di numerazione civica, molto richiesti dai residenti. Questi peraltro sono stati realizzati grazie alla collaborazione dei volontari del circolo che con impegno svolgono attività educative (doposcuola, CRES…) al circolo e anche di alcuni ragazzi e ragazze del doposcuola,, alcuni dei quali abitano nelle case popolari.
Siamo anche diventati uno sportello per il diritto alla salute per aiutare tutti/e sul rispetto dei tempi delle liste di attesa per visite.
Tuttavia è pochissimo, dobbiamo trovare la forza di fare più iniziative per attivare percorsi di lotta sui temi innanzitutto della casa, ma anche dei diritti dei migranti e del diritto alla salute e al lavoro e sulla distribuzione dei generi alimentari“.

“Questo sarà l’impegno dello sportello nei prossimi anni – ha concluso -; assolutamente necessario in questo periodo in cui è da tempo in atto un tentativo di normalizzare le forme di autoorganizzazione sociale sui territori attraverso la riforma del terzo settore, ma anche con una forte repressione come quella che si prospetta con l’approvazione del Ddl 1660 “sicurezza”, uno strumento per reprimere ogni forma di dissenso e contro la quale in ogni occasione ci dobbiamo mobilitare”.