ALI LOMBARDIA CONTRO I TAGLI AI COMUNI. ANCHE LECCO FIRMA L’APPELLO

LECCO – Ali (Autonomie locali italiane della Lombardia) scrive al Governo nel merito dei tagli per 200 milioni delle risorse ai Comuni previste nello schema di decreto ministeriale. Per i comuni lombardi si tratta di 47 milioni di euro, per il solo 2024, che verrebbero a mancare alle amministrazioni locali e impatterebbero sui comuni in termini di servizi e prestazioni ai cittadini. Tra i firmatari dell’appello indirizzato ai ministri dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e dell’Interno Matteo Piantedosi anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, membro dell’Ufficio di Presidenza di Ali Lombardia.

“I Comuni – spiega il primo cittadino di Lecco – stanno vivendo una situazione imbarazzante per la scelta del Governo, il quale taglia e taglierà trasferimenti in spesa corrente agli enti locali. Ciò vuol dire meno soldi per i servizi ai cittadini, soldi su cui ogni Comune contava. Essendo, inoltre, tagli parametrati ai fondi ottenuti dal PNRR, nel nostro caso specifico ci saranno alcuni servizi legati al PNRR che saranno messi particolarmente a rischio: è il caso dell’asilo nido di Bonacina il quale, una volta costruito, potrebbe non avere sufficienti risorse per la sua gestione (es. per assumere e pagare le maestre). La contraddizione palese di questa scelta per gli enti locali è di realizzare opere ma poi di non avere i fondi per farle funzionare. Con questo appello di ALI Lombardia noi sindaci lombardi, tra cui diversi del lecchese, chiediamo a Governo e Ministero dell’Economia e delle Finanze di ritirare questa misura che, tra le altre cose, va contro non solo il buonsenso ma anche contro quell’idea di autonomia differenziata e federalismo che lo stesso esecutivo della presidente Meloni rivendica”.

A sottoscrivere la lettera al Governo anche diversi sindaci della provincia di Lecco, tra i quali i sindaci di Airuno Gianfranco Lavelli, di Barzanò Gualtiero Chiricò, di Bulciago Luca Cattaneo, di Carenno Luca Pigazzini, di Casatenovo Filippo Galbiati, di Cremella Cristina Brusadelli, di Dolzago Paolo Lanfranchi, di Lomagna Cristina Citterio, di Merate Mattia Salvioni, di Missaglia Paolo Redaelli, di Monte Marenzo Paola Colombo, di Oggiono Chiara Narciso, di Olginate Marco Passoni, di Osnago Felice Rocca, di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio, di Robbiate Marco Magni, di Valgreghentino Matteo Colombo, di Vercurago Roberto Maggi, di Verderio Danilo Villa.

I sindaci lombardi chiedono in sostanza al Governo di non tagliare le risorse agli enti locali al fine di “poter garantire i servizi in essere, come è stato fatto con grandi sacrifici negli ultimi anni, e lo chiedono alla luce di uno scenario inedito, quello originatosi a seguito dell’emergenza pandemica e che ha visto i Comuni intercettare e mettere a terra le risorse a valere sui fondi PNRR”.