LECCO – Erano in tanti a dare il saluto all’ultimo viaggio terreno di Eugenio Gattesco, detto “Gatto”, il 41enne che si è accasciato colto da infarto sabato sera appena entrato al bar Commercio in centro Lecco.
La strada alle 12, quando è finita la messa nella chiesa dei frati di San Francesco in fondo a Viale Turati, era piena di gente. In attesa che il corteo funebre passasse, per salutare ancora una volta una persona assai nota nel quartiere.
La macchina bianca addobbata di fiori è passata lentamente, si è fermata al semaforo rosso, è stata un’occasione per un anziano signore per fare un gesto di affetto: si è avvicinato all’auto e ha mandato un bacio con la mano appoggiandola sul vetro del finestrino posteriore. Un gesto gentile di testimonianza di quanto Eugenio fosse circondato di amici. I due bar principali del Viale, quelli che solitamente amava frequentare, hanno abbassato le saracinesche al momento del passaggio del feretro, in segno di lutto e rispetto. E molti che aspettavano Eugenio sul bordo della strada, sui marciapiedi, all’angolo del semaforo, così come chi aveva un cappello o un berretto l’hanno subito levato.
Gioviale e amicone si faceva ben volere. Il volto di commercianti a abitanti della strada attoniti, ancora increduli di come si possa scomparire improvvisamente a soli 41 anni in quella maniera bizzarra e imprevista. E qualche commento di sconforto.
Anche la chiesa durante la cerimonia religiosa era piena, Eugenio aveva tanti amici nella zona Turati, dove abitava all’angolo tra via Petrarca e il viale, in un appartamento al primo piano.
Bianca Bardi