“AGGRESSIONE PREMEDITATA”,
LE PAROLE DI ALBERTO BERTOLINI,
MISTER BLUCELESTE PER 4 GIORNI

bertoliniLECCO – “Alla città di Lecco e a chi ama la Calcio Lecco”. Così l’ormai ex mister bluceleste racconta i suoi quattro giorni sulla panchina della squadra che ha nel cuore. Alberto Bertolini parla di pressioni ma soprattutto “aggressioni minacce e inseguimenti”, nonostante ciò chiede ai tifosi di non abbandonare i ragazzi.

Il sogno si è trasformato in un incubo. Mai avrei voluto trovarmi in una situazione simile. Mai avrei voluto essere costretto a scrivere queste righe, ma il silenzio, assordante, di chi avrebbe dovuto proteggermi e le voci, assurde e infondate che si stanno rincorrendo, su quanto successo ieri pomeriggio impongono una mia presa di posizione.

Non mi hanno cacciato: me ne sono andato con un peso enorme sul cuore. 

Non c’è stato un diverbio: sono stato vittima di una aggressione. Premeditata. 

Potrei fermarmi qui. Non lo faccio, perché non sto parlando di una squadra qualsiasi, ma della (mia?) Calcio Lecco. Chi mi conosce sa che per questi colori, per questa maglia e per questa città, io avrei dato tutto. Quando sono stato chiamato, sono corso con entusiasmo, incurante di chi mi metteva in guardia dall’ambiente che avrei trovato. Sono un uomo di calcio e quindi solo il campo mi interessava e solo il campo sarebbe stato il mio giudice. Ma, ahimè, mi sbagliavo.

Sin dal primo giorno (oserei dire dal primo quarto d’ora) ho iniziato a subire non semplici pressioni, bensì vere e proprie imposizioni che, purtroppo o per fortuna, non fanno parte del mio modo di intendere il calcio e la vita in generale.

Ho deciso – perché la mia coscienza mi chiedeva questo – che se dovevo sbagliare dovevo farlo con la mia testa.

E qualcuno, solo perché – evidentemente – questo modo di pensare non è piaciuto, si è sentito legittimato ad aggredirmi fisicamente, minacciarmi e ad inseguirmi come se fossi una preda.

E questo qualcuno, che si è spinto oltre l’immaginabile, evidentemente per la Calcio Lecco è più importante
di Alberto Bertolini. Che quindi si fa da parte.

Voi tifosi, invece, state vicini alla squadra. I ragazzi, domani come non mai, hanno bisogno del Vostro calore, del Vostro affetto, del Vostro attaccamento ai colori.

Forza Lecco!

Alberto Bertolini