LECCO – Rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’ambito della Provincia di Lecco e aggiornamento sullo stato di attuazione delle linee di indirizzo per l’affidamento medio/lungo termine del servizio idrico integrato e del quadro normativo di riferimento.
Questi i principali punti all’ordine del giorno della Conferenza dell’ATO di Lecoco, in programma oggi pomeriggi presso la sala Ticozzi di via Ongania.
All’esterno è andato in scena anche un presidio organizzato dal Comitato Acqua, coordinato da Tiziana Rinaldi per ribadire l’importanza della difesa dell’acqua fuori dal mercato.
“Abbiamo fatto delle proposte concrete per il progetto dell’azienda speciale che non sono state prese in considerazione – ha sottolineato con forza Rinaldi –,nella delibera dell’ottobre 2013 del Consiglio provinciale è specificato che Idroservice deve essere di primo livello. E’ la prima tappa di un percorso per arrivare alla pubblicizzazione. La proposta del Comune di Merate perché sia una società di primo livello partecipata direttamente dai comuni non è solo un’opinione coerente con il referendum ma risponde alle norme di legge e in questo senso anche la corte dei Conti si è pronunciata”.
Ancora tangibile il rischio per Rinaldi che si allontani la possibilità di controllo da parte dei cittadini:”L’assemblea di Idroservice è di secondo livello e i sindaci non possono partecipare, spetterà a un amministratore unico gestire il tutto. Rischiamo che ci sia la privatizzazione dell’acqua”.
Le fa eco il consigliere comunale di Lecco Viviana Parisi:”Doveva essere una società di primo livello (ovvero controllata direttamente dai Comuni, ndr), così non è stato, dunque, rispettato nemmeno questo primo passaggio anche se c’è chi dice che la Corte dei Conti non deve interessarsi di queste cose… Su questo tema il Pd è spaccato”.
Di tutto altro parere il sindaco di Garlate, Giuseppe Conti:”Sulla questione dell’acqua abbiamo individuato da tempo un percorso strategico che porta ad affidare alla società Idroservice la gestione delle acque per un congruo periodo di tempo e non come si è fatto fino adesso per un anno, in via transitoria alle varie società perché qualunque sia la società a cui è affidata la gestione del servizio ha bisogno di tempo per sviluppare la rete di adduzione dell’acqua. Altre soluzioni portano a ritardi e non sono efficaci”.
Il sindaco di Merate Andrea Massironi ha poi messo sul tavolo la sua proposta (inviata la prima bozza ai suoi colleghi nei giorni scorsi) riguardante la fusione delle società Idrolario e Idroservice, dopo che quest’ultima avrà il controllo analogo. “Con la fusione si neutralizzano debiti e crediti incrociati mediante compensazione e, successivamente il controllo societario sarà ricalcolato sulla base del numero degli abitanti dei Comuni soci – ha sottolineato -. Questa mia proposta, che vorrei che tutti noi contribuissimo a realizzare, evidenziando anche le possibili criticità, va anche nella direzione di ottemperare al dispositivo di legge e alla delibera provinciale”.
L’assemblea ha anche votato l’entrata in consiglio dell’ufficio dì ambito territoriale di Lecco del vice sindaco di Sirtori Negri (per i Comuni sotto i tremila abitanti), Ferrari e Massironi, rispettivamente sindaci di Oggiono e Merate (per i Comuni dai 3 ai 5mila abitanti) e infine il sindaco di Garlate Conti.
E. P.