LECCO – Lunedì sera al Consiglio provinciale verrà votata la delibera di indirizzo per l’affidamento ventennale del servizio idrico. Il Comitato lecchese per l’acqua pubblica invia una lettera aperta ai consiglieri provinciali, per ribadire la proposta dell’Azienda speciale.
Ecco la lettera completa:
Cari consiglieri, vi state apprestando a prendere in considerazione la ns. proposta di delibera di iniziativa popolare con la quale vi chiediamo di dar vita a una Azienda Speciale pubblica e consortile per la gestione del Servizio idrico Integrato.
In apparenza questa richiesta sembra travalicare l’indirizzo e il mandato che vi siete dati di procede ad affidare il SII per 20 anni a una società in house provinding di I° livello, che abbia un sicuro e certo controllo analogo per essere conformi alla normativa comunitaria, cui attenersi dopo l’esito referendario.
In realtà la proposta dell’ATO e della Conferenza dei Sindaci è pervenuta ad un esito che viene smentito dalla proposta di delibera che vi accingete a votare per essere coerenti con quegli indirizzi.
Ci sono tuttavia dei dati però che ci sembrano non aggirabili!!!
Siete sicuri di riuscire ad affidare la gestione del S.I.I. entro il 31.12.2013??!!
Siete certi che nel probabile caso negativo sia possibile prorogare ancora il servizio a Idrolario per non interrompere un servizio pubblico?
Siete sicuri che l’alternativa dettata dalla necessità e dalla emergenza sia Idroservice, che continuerebbe a non avere i requisiti richiesti dalla delibera che vi accingete a votare il 28 ottobre?????
Siete sicuri che la situazione di Lario Reti Holding-Idroservice sia in ordine dal punto di vista giuridico e d in grado di funzionare????!!!!
Siete certi , insomma, che quest’ultima, possa compiere atti che producono effetti giuridici efficaci e sopratutto validi, vista la situazione probabile di insanabile decadenza in cui si trovano ad operare i suoi organi amministrativi e di controllo???!!!
Siete convinti e persuasi che in fondo a questo percorso non si apra, contrariamente alla vs. buona fede e alle vs. aspettative, la strada della gara e della conseguente privatizzazione???!!!! Altro che in house provinding!!!!!!!
Se queste certezze non vi sorreggono, non sarebbe opportuno, contrariamente a quanto palesato dalla proposta della Giunta provinciale, evitare di bocciare la proposta di deliberazione sottoscritta e autenticata in tempi brevissimi (15 giorni) da ben 1.500 cittadini??????
Non sarebbe meglio “rifugiarsi” nel nitore della vs. coscienza, piuttosto che schierarvi all’ombra delle appartenenze?????
Siete sicuri che l’alternativa sia la bocciatura, nel caso persistessero dubbi??? E, non invece la sospensione e il rinvio della decisione in attiva attesa di avere nuovi elementi di valutazione?????
Queste sono le domande che vi sottoponiamo.
Noi, pur con tutti i dubbi, avanziamo però una certezza, che abbiamo in più sedi, operativamente evidenziato. L’approvazione di una Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico,come proposto dalla delibera di iniziativa popolare, permetterebbe in tempi assolutamente brevi e con costi molto contenuti, di affidarLe il servizio e uscire da una situazione che non lascia intravedere soddisfacenti, quanto coerenti, vie d’uscita.
Sempre che si abbia a cuore un “pubblico” coerente, efficace ed efficiente e non quel “pubblico” perlomeno “pasticcione” che, forse non casualmente, rischia di fornire il miglior alibi all’apertura ai privati.
Tiziana Rinaldi per Comitato acqua pubblica e beni comuni