MILANO – Era il 7 febbraio 2014 quando Lecconews.lc rivelò con ragione di causa che qualcosa stava per esplodere attorno alla gestione dell’acqua pubblica lecchese. La conferma arriva oggi: la Corte dei Conti vuole fare chiarezza e dunque chiede approfondimenti alla Provincia di Lecco e ai sindaci di Lecco, Valmadrera, Cernusco e Merate (che soli possiedono il 40% di Idrolario Srl). Il collegio si radunerà il 25 novembre in adunanza pubblica.
Sembrava acclarato già quasi nove mesi fa che qualcosa di molto serio fosse in preparazione nel variegato e sempre più affollato panorama degli “scontenti”, di coloro i quali non hanno digerito le modalità e soprattutto il merito dell’assegnazione alla neonata Idroservice della gestione del servizio idrico provinciale.
Il nocciolo della questione stava proprio in quel ‘controllo analogo’ obbligatorio per legge nel caso della gestione dell’acqua. Cioè la possibilità per i soci, la quasi totalità dei comuni di questa provincia, di controllare direttamente l’operato della società incaricata. Ma l’attuale Idroservice risulterebbe incastonata dentro un gruppo di società che secondo alcuni allontana la possibilità di verifica senza passare attraverso alcuni muri.
Il documento promulgato oggi dalla sezione lombarda della suprema magistratura contabile contiene una lucida e sintetica analisi dell’anomala gestione pubblica del sistema idrico approntata nel territorio lecchese. L’ordinanza conta sei pagine e ricostruisce fedelmente la genesi di Idroservice e gli indirizzi dettati dalla politica locale. Proponiamo di seguito alcuni estratti della parte conclusiva ove sono riportate le considerazioni a cui è giunto il tribunale contabile.
SITUAZIONE DEBITORIA
L’esercizio 2013 si chiude per ldrolario con un utile pari a 11.959 euro, a fronte di un importo delle fatture fornitori non ancora liquidate al 31.12.2013 ammontante a 30.162.399 euro e di quello delle fatture da ricevere pari a 11.327.461 euro, per un totale di 41.489.860 euro. Si tratta di tutti debiti scadenti entro l’anno successivo. Dai bilanci 2013 di ldroservice e LRH si evince che esiste un credito vantato da ldroservice nei confronti di ldrolario pari a 24,3 milioni di euro, di cui 23,2 milioni scaduti alla data di approvazione del progetto di bilancio. La forte esposizione nei confronti di ldroservice riguarda posizioni debitorie maturate nei confronti di LRH per l’attività in outsourcing che quest’ultima ha svolto nei confronti della prima e successivamente cedute a Idroservice a seguito della creazione di tale società. Per quanto riguarda la società ldroservice, attuale gestore pro-tempore del servizio idrico, il bilancio 2013 ha evidenziato un indebitamento finanziario verso la capogruppo (LRH) pari a circa 8,2 milioni di euro, a fronte di un utile di esercizio pari a 191.787, 17 euro.
COMPATIBILITÀ IDROSERVICE/LRH
Le maggiori criticità di gestione dell’organismo partecipato in oggetto appaiono riconducibili, in particolare, all’impossibilità di poter contare su un affidamento del servizio idrico di medio-lungo periodo, alla mancanza di mezzi finanziari idonei e alle scelte operate nella determinazione delle tariffe.
Per quanto attiene al primo aspetto, meritano un precipuo approfondimento […] le decisioni relative all’affidamento temporaneo della gestione ·del servizio idrico alla società ldroservice e il percorso delineato nelle delibere 69-84-89 / 2013 del Consiglio provinciale di Lecco, sopra richiamate, per un riassetto complessivo della gestione del servizio idrico, nonché l’attuale stato di avanzamento del suddetto percorso. In via esemplificativa di quest’ultimo profilo merita di essere verificato il rispetto del termine previsto del 30 giugno 2014 per la trasformazione della società ldroservice srl in società di primo livello, con fuoriuscita dal gruppo Lario Reti Holding spa, che costituisce negli atti sopra richiamati condizione imprescindibile per l’affidamento del servizio idrico integrato per un periodo medio/lungo, a favore della stessa società ldroservice srl, secondo la modalità dell’in house providing.
Allo stesso tempo appare da verificare la sussistenza dei presupposti dello stesso affidamento temporaneo della gestione del servizio idrico per l’anno 2014 alla luce dei principi che regolano l’affidamento in house, come chiaramente declinati, in relazione proprio all’affidamento del servizio idrico, dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato […] ove espressamente si prevede che “i requisiti richiesti dalla giurisprudenza europea per ammettere affidamenti diretti (ovvero l’esercizio del controllo analogo e lo svolgimento dell’attività prevalente in favore dei soci) devono di norma preesistere all’affidamento” – considerata, in particolare, l’attuale natura di società di secondo livello di ldroservice, interamente partecipata da RLH, a sua volta partecipata da 69 Comuni della Provincia di Lecco e da 17 Comuni della provincia di Como, quest’ultimi, dunque, non direttamente coinvolti nella gestione del servizio idrico.
Cesare Canepari