ACCORDO SUL PREZZO DEL LATTE: CONFAGRICOLTURA LOMBARDIA
FA LE SUE CONSIDERAZIONI

logo confagricoltura lombardiaMILANO – Dopo l’accordo sul prezzo del latte alla stalla che è stato sottoscritto il 30 luglio con il gruppo “Italatte–Lactalis“, Confagricoltura Lombardia ha deciso di esprimere alcune valutazioni in relazione all’andamento della produzione di latte nel contesto regionale lombardo.

Facendo riferimento ai dati ufficiali di Agea–Sian relativi alla campagna lattiero-casearia 2012-13, le aziende agricole lombarde che hanno consegnato latte alle ditte acquirenti risultano pari a 5.267 per una produzione complessiva di oltre 4 miliardi e 370 milioni di litri: la produzione media per allevamento risulta pertanto di circa 825 mila e 400 litri annui.

Con il prezzo siglato con Lactalis, la retribuzione media del latte per il 2013 raggiunge gli 0,4083 euro al litro, contro gli 0,3847 dell’anno precedente. Tale aumento determina quindi un incremento medio degli introiti derivanti dalla vendita del latte di circa 19 mila e 480 euro per azienda.

“Alla luce di tali dati economici – afferma Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – rivolgo un invito all’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava affinché intervenga presso il presidente di Assolatte Giuseppe Ambrosi perché il prezzo concordato con Lactalis possa servire come base di riferimento anche per le altre ditte acquirenti che operano nella nostra Regione e, alla luce del positivo andamento del mercato delle nostre DOP, possa essere riconosciuta una retribuzione ancora maggiore agli allevatori la cui produzione è utilizzata nell’ambito di tali filiere”. “Ribadisco inoltre che la nostra Organizzazione nell’attuale contesto di mercato – continua Boselli – considerava prioritario, nell’ambito della trattativa, garantire un orizzonte di stabilità agli allevatori, obiettivo certamente raggiunto data la durata semestrale dell’accordo sottoscritto”.

Confagricoltura Lombardia si esprime inoltre anche riguardo i tavoli di confronto a livello nazionale presso il Mipaaf e a livello regionale presso l’Assessorato all’Agricoltura dei quali si è discusso nel corso della trattativa.

“Tavoli che non dovranno esaurire la loro funzione in relazione alla trattativa per il prezzo – sottolinea il presidente di Confagricoltura Lombardia -, ma che possono rappresentare un’adeguata sede di confronto per altri temi di particolare interesse per il comparto del latte italiano, tra i quali i rapporti contrattuali tra allevatori ed industria al fine di garantire un maggior equilibrio tra le parti e la tutela e la valorizzazione dei prodotti DOP ottenuti dalla lavorazione del latte munto nelle stalle dei nostri allevatori”.