ABUSO D’UFFICIO PER GIUDICE
E AVVOCATESSA DI LECCO.
LA CONDANNA È DEFINITIVA

LECCO – Anche l’ultima carta sembra essere stata giocata: la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna a otto mesi e all’interdizione ai pubblici uffici espressa dalla Corte d’Appello di Brescia nei confronti di  e Tatiana Balbiani – avvocatessa lecchese – e Gian Marco De Vincenzi – giudice attualmente in servizio al tribunale di Grosseto, ma all’epoca dei fatti era a quello di Lecco.

I fatti risalgono al 29 settembre 2011: il processo è nato dall’esposto avanzato da una famiglia lecchese che lamentava un danno relativo al patrimonio di un congiunto deceduto. Infatti l’avvocatessa avrebbe ricoperto l’incarico di amministratrice di sostegno di quella persona non autosufficiente e De Vincenzi era il giudice tutelare che ha affidato tale incarico a Balbiani.

L’accusa è inoltre di abuso di ufficio e la questione sarebbe legata al presunto conflitto d’interessi fra i due dal momento che sarebbe stato autorizzato l’acquisto – per conto della persona amministrata da Balbiani – di un immobile di proprietà del coniuge dell’avvocatessa a prezzo superiore a quello di mercato e sul quale gravava un’ipoteca di garanzia di un mutuo accesso personalmente dalla stessa Balbiani.