30 ANNI DI LES CULTURES.
“NON È CON I MURI
CHE SI FERMA IL VENTO”.
RILFESSIONI IN SALA TICOZZI

Non chiamiamolo Decreto Cutro, sull’ennesima e gravissima tragedia in mare, il Governo ha convertito in legge il DL 10 marzo 2023 n.20 senza affrontare le vere cause che in questi anni hanno portato alla morte in mare di migliaia di persone, anzi, al contrario, le norme approvate prevedono condizioni peggiorative per i richiedenti asilo che arrivano in Italia che porteranno inevitabilmente ad aumentare le situazioni di irregolarità ed esclusione anche di chi è già da tempo sul nostro territorio.

La nuova normativa infatti:

restringe notevolmente la possibilità di concedere la protezione speciale che consentiva alle persone che in Italia hanno già costruito una vita lavorativa e familiare, di risiedere regolarmente nel nostro Paese: unico risultato sicuro è quello di accrescere la clandestinità, che si proclama di voler combattere. E’ facile prevedere l’enorme aumento dei ricorsi, per affidare ai giudici il compito di applicare le norme costituzionali e derivanti dal rispetto dei trattati internazionali ed europei sottoscritti dall’Italia, come già avvenuto a seguito dell’applicazione dei decreti Salvini.

Non colpisce i veri trafficanti (da non confondere con gli scafisti!), né cancella gli accordi sottoscritti con la Libia, regno della violenza certa sui migranti.

Nega la possibilità di convertire la protezione speciale in permesso di lavoro, anche per persone che lavorano da tempo in Italia pur se con contratti a tempo indeterminato.

Restringe l’ambito di rilascio del permesso per cure mediche con l’abrogazione del presupposto delle “gravi condizioni psicofisiche”.

Subordina il permesso per calamità che non consente il rientro in condizioni di sicurezza al carattere contingente ed eccezionale dell’evento.

Assume l’impegno di aumentare i CPR (Centri di permanenza per i rimpatri), luoghi di reclusione, dove, pur senza aver commesso reati si rinchiudono i migranti cui vengono sottratti diritti fondamentali.

Smantella contemporaneamente il sistema fondato sui i SAI (sistema accoglienza e integrazione), realtà che ha dato prove positive di inserimento nei territori e di supporto all’integrazione dei richiedenti asilo.

Questo Governo continua a sbandierare una emergenza immigrazione che non è giustificata dai numeri e tantomeno dalla percentuale di immigrati presenti in Italia che è la stessa del 2018, dietro al quale nasconde la non volontà e la non capacità di affrontare un fenomeno strutturale.

Di fronte a questo dato di fatto Les Cultures non può non denunciare il vuoto di iniziativa politica e di interventi normativi che hanno segnato la realtà del nostro paese negli ultimi 30 anni. Oggi vediamo e denunciamo che, ancora una volta e in forma fortemente peggiorativa, si occultano i dati di realtà trasformandoli in minacce emergenziali, si usa la paura contro la speranza, la repressione contro la progettualità.

Per approfondire il quadro normativo esistente e per iniziare ad immaginare proposte e alternative in grado di governare un fenomeno di portata storica, abbiamo organizzato un momento di analisi e dibattito dal titolo: Oltre l’emergenza. Per una politica dell’immigrazione: quale normativa?

L’appuntamento vedrà la partecipazione dell’avvocato Livio Neri, socio di ASGI, che dialogherà con la giornalista Ilaria Sesana, e si terrà giovedì 25 maggio 2023 alle 21 in Sala Don Ticozzi a Lecco.

L’appuntamento è il primo di una serie di eventi pubblici che saranno proposti in occasione dei trent’anni di Les Cultures (1993 – 2023).

Les Cultures Odv