LECCO – In diretta dalla sala stampa del comando provinciale della guardia di finanza per i risultati delle attività operative svolte nel 2016 dalle fiamme gialle lecchesi.
Quattro sono gli obiettivi strategici del Corpo che, in linea generale, provvede alla sicurezza economico-finanziaria ponendosi come il complementare dell’Agenzia delle entrate, concentrandosi, ovviamente, sul patologico e sull’illecito, sugli elementi distorsivi del mercato e lavorando per far passare il messaggio che “evadere non paga”. “È cambiata la percezione che l’opinione pubblica e le aziende hanno di noi – afferma il comandante provinciale, colonnello Massimo Dell’Anna, Ufficiale della Guardia di Finanza titolato dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (Issmi) -. Anche grazie a migliorie della legislazione, come la possibilità della dichiarazione integrativa, non siamo più percepiti come oppressori, ma come qualcuno al fianco delle persone. Per questo cerchiamo di informare i cittadini sul lavoro che svolgiamo, rivolgendoci anche ai cittadini di domani, andando a parlare nelle scuole, anche elementari – continua il comandante -. Ci impegniamo a diffondere il messaggio dell’importanza della lotta all’evasione, perché ‘Senza un sistema tributario equo non può esserci democrazia’.
1) Contrasto all’economia sommersa, all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali: 377 le verifiche in campo di frodi ed evasioni fiscali grazie alle quali sono stati recuperati 20 milioni di euro, individuati 26 evasori totali di cui cinque erano professionisti (medici, architetti, avvocati…) totalmente sconosciuti al fisco che mai avevano presentato una dichiarazione dei redditi, e denunciate altre 19 persone per reati tributari. Ottimale il rapporto tra i casi constati e i casi accertati che si attesta al 92%. Per quanto riguarda ricevute e scontrini fiscali le irregolarità sono in linea con la media nazionale, raggiungendo il 20%. Oltre 500 i controlli effettuati sulla circolazione delle merci su strada tra cui 100 sui prodotti petroliferi. In questo settore 1300 chili sono stati sequestrati poiché privi di documenti accompagnatori.
2) Contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e reati contro la Pubblica Amministrazione: le fiamme gialle lecchesi denunciano di aver accertato il 75 per cento di irregolarità, su 130 casi verificati, per prestazioni sociali agevolate (buoni mensa, iscrizione asili, Isee…) e ticket sanitari. Le irregolarità maggiori in questo campo riguardano le autocertificazioni in cui si dichiara il falso omettendo di possedere un conto corrente. I controlli vengono effettuati dopo che gli enti elargenti tali prestazioni segnalano alle Fiamme Gialle i casi dubbi e critici, che sono quindi da verificare.
In tale ambito eclatante l’operazione denominata Factotum nei confronti di un medico dell’azienda ospedaliera, che svolgeva attività professionale intra moenia (a pagamento nell’ospedale) e anche fuori dalla struttura senza averne l’autorizzazione percependo circa 120mila euro.
3) Contrasto alla criminalità economico-finanziaria: obiettivo principale è quello di aggredire i patrimoni e togliere linfa al crimine mediante individuazione e il sequestro di beni accumulati illecitamente, evitando che la provincia di Lecco venga vista dai bancarottieri come un luogo in cui venire a fallire impunemente. Così i 24 soggetti denunciati per bancarotta fraudolenta, di cui sei arrestati, hanno portato a sequestri per oltre 60 milioni di euro. Importante l’operazione Margin call che ha portato al megasequestro dei conti correnti delle varie società coinvolte e di obbligazioni per un valore complessivo di 60 milioni, oltreché a misure cautelari per 5 persone, tra cui l’ex dirigente del Calcio Lecco Daniele Bizzozero e 135 approfondimenti valutari su movimenti di denaro sospetti.
4) Controllo del territorio; lotta alla contraffazione; alla pirateria audiovisiva e informatica; al traffico di droga: si tratta di un obiettivo strutturale che persegue la messa in sicurezza del territorio lecchese, facendone un presidio per le attività di lotta; non solo contrastando la vendita diretta di merci contraffatte, ma soprattutto cercando di risalire la “filiera del falso”, un’operazione molto complessa per la quale la Guardia di Finanza è stata dotata di strumenti investigativi penetranti, analoghi a quelli usati per la lotta alla criminalità organizzata (incarichi sottocopertura…). In questo ambito sono stati sequestrati 750 oggetti, per lo più di profumi, dvd, borse e orologi.
Mentre 350 sono solo i chili di hashish contenuti in un tir bloccato a novembre rintracciato durante l’operazione Oro Blanco. Collegato ad essa c’è stato, a dicembre, l’arresto di un latitante albanese che occupava una posizione di rilievo nell’organizzazione criminale coinvolta. Evaso dal carcere di Porto Azzurro (LI) è stato fermato dalle fiamme gialle di Lecco a Verona e riconsegnato alla giustizia.
Per quanto riguarda la situazione del territorio lecchese e del contribuente lecchese non ci sono situazioni patologiche gravi, ma rientrano nella media lombarda; anzi “nello specifico del settore delle società di medie dimensioni – spiega il comandante Vito Trigenese, responsabile del nucleo di polizia tributaria – c’è sanità: si tratta di società locali, autoctone e antiche, non trasferimenti di comodo in provinica” . La Guardia di Finanza insieme alle altre forze dell’ordine collabora per evitare infiltrazioni. In corso indagini su falsi invalidi – ambito delicato per la necessaria presenza di un medico con competenze tecniche -, assenteismo di dipendenti pubblici e il fallimento del Calcio Lecco, in delega al Corpo lecchese da parte della Procura, l’ultima ad avere la parola sulla questione.
C.S.