250.000 EURO ALL’OSPEDALE
DA CANCRO PRIMO AIUTO.
TRAGUARDO A DUE MILIONI

nuovo acceleratore ospedale (3)LECCO – Oggi è stato consegnato l’assegno di 250.000 euro all’ospedale di Lecco da parte dell’Associazione Cancro Primo Aiuto Onlusdestinato all’acquisto di un nuovo acceleratore lineare per la struttura di radioterapia del nosocomio lecchese.

All’incontro hanno partecipato il vicepresidente di CPA onlus, Antonio Bartesaghi; l’assessore allo Sport e alle politiche giovanili, nonché testimonial per la causa, Antonio Rossi; Stefano Manfredi, direttore dell’Azienda Ospedaliera lecchese; il primario in Radioterapia Carlo Soatti e l’amministratore delegato CPA, Flavio Ferrari.

Il cammino per l’acquisto di questo macchinario salvavita è iniziato un anno fa e ora, come sottolinea Antonio Bartesaghi “con orgoglio possiamo testimoniare come un simile progetto sia diventato realtà, grazie al consenso di oltre 35.000 soggetti coinvolti per raggiungere l’obiettivo”.

nuovo acceleratore ospedale (2)

Finora sono stati raccolti 250.000 euro, a fronte degli oltre due milioni di euro necessari, “è stato un ottimo traguardo delle associazioni e dei volontari, specialmente sportivi, nonostante il periodo di crisi che stanno vivendo” aggiunge il testimonial Antonio Rossi. 

La sensibilizzazione è stata resa possibile dall’aiuto di molti e dalla forza dell’associazione, “non solo nel raccoglimento di una simile somma di denaro, ma per la coesione della nostra comunità” evidenzia Stefano Manfredi.

“Il macchinario in utilizzo oggi presso la nostra struttura – spiega il primario Carlo Soatti – risale al 1999, venne installato con l’apertura dell’ospedale e suo tempo rappresentava l’eccellenza nella tecnologia. Ora, sebbene il macchinario sia ancora in funzione, le tempistiche date dal processore vecchio di 18 anni, si sono fatte troppo lunghe, per tanto è importante l’inserimento del nuovo acceleratore lineare”.

La nuova macchina permetterà controlli più veloci, molti più controlli per unità di tempo, diversamente dagli attuali 68 al giorno. Una vera macchina salvavita.

Martina Panzeri