25 FINTI POVERI NEL LECCHESE.
DENUNCE E SEQUESTRI DI BENI,
MA CONTINUANO LE INDAGINI

finanza - I conti non tornano 02LECCO – Denunciati dalla guardia di finanza di Lecco 25 “falsi poveri” che percepivano assegni e contributi assistenziali senza averne diritto. 

Al termine delle indagini nel settore della spesa pubblica coordinate dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso, i finanzieri lecchesi hanno accertato l’erogazione da parte dell’Inps di prestazioni assistenziali in favore di soggetti che avrebbero fraudolentemente dichiarato di trovarsi in condizioni economiche disagiate o in stato di povertà.

Dei 25 indagati che le fiamme gialle hanno accertato non trovarsi in reali condizioni economiche di disagio, sei sono cittadini italiani, mentre i restanti 19 sono soggetti extra-UE denunciati in quanto, dichiarando di risiedere nel territorio nazionale al solo scopo di ottenere l’erogazione dell’assegno sociale, ricevevano mensilmente il contributo economico pur non vivendo in Italia ma risiedendo di fatto nel proprio paese d’origine.

I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Lecco hanno pertanto segnalato i responsabili all’autorità giudiziaria per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Altre posizioni sono invece in corso di verifica e il numero di denunce potrebbe aumentare.

Il Gip del Tribunale di Lecco ha già disposto diversi sequestri preventivi che i finanzieri hanno eseguito sui beni dei soggetti investigati, con la conseguente revoca dell’agevolazione economica. Le fiamme gialle hanno stimato fin’ora in circa mezzo milione di euro il danno cagionato allo Stato ed alla collettività dalle indebite erogazioni.