2013/UN ANNO DI POLITICA
A LECCO E DINTORNI

brambilla berlusconiLECCO – La politica, come noto, corre su due canali. Il primo è quella della Politica Nazionale, quella “grande”, che si guarda in TV e che viene spesso avvertita come lontana quanto antipatica, a volte corrotta e spesso odiosa. L’altro è quella della politica minore, quella “nostrana“, in cui l’amministratore lo trovi al bar o quando porti il cane fuori casa.

Spesso le due politiche  corrono su binari separati, ma talvolta si incontrano e si scontrano, se non altro per le ripercussioni locali delle decisioni romane o per i “carpiati” che piccoli ras locali farebbero per essere catapultati sul grande palco politico.

Ma cosa  è rimasto di politico nel 2013? La politica è oratoria e talvolta le parole si avvolgono su loro stesse occupando lo spazio di un flash, un comunicato o un’intervista, ma i dati di fatto rimangono, e non cambiano. Ci riferiamo chiaramente alla scorsa tornata elettorale con i cittadini chiamati alle urne per esprimere il voto alle politiche e alle regionali.

elezioni regionali lombardiaA livello di Lecco (Provincia) 81.796 voti per partiti e liste che appoggiavano Maroni presidente, 71.563 invece i voti ai partiti che accompagnavano lo sfidante Ambrosoli. Il Grillismo di Crimi raccoglie quasi 25 mila ‘X’, agli altri Pinardi (per Fare per fermare il declno) e Albertini (UDC-scelta civica) le briciole con rispettivamente 2 e 8 mila voti. A livello di percentuali dei partiti PD 27,4 %. PDL 15,54 % e Lega 13,65 %, grillini al 13%. Tre gli eletti dalla nostra Provincia, Piazza (PDL, ora NCD), Formenti (Lega) e Straniero (PD).

A Lecco (Comune) Ambrosoli candidato preferito dai cittadini (44,3 % contro il 38,5 % di Maroni) e percentuali dei partiti sostanzialmente invariate fatto salvo un +2% per il PD e un- 3% della Lega rispetto al dato provinciale.

 MARONI  AMBROSOLI  CARCANO  ALBERTINI   PINARDI
38,5% 44,3% 11,0% 4,7% 1,3%

Uscendo dalle urne ed entrando nei palazzi a Palazzo Bovara è l’anno del PGT ma anche dei tanti, troppi consigli comunali “saltati” per consiglio comunalemancanza del numero legale. Nervosismo nella maggioranza e opposizioni che di tanto in tanto abbandonano l’aula evidenziando l’incapacità del “governo” cittadino di raggiungere il minimo dei consiglieri utile per rendere effettive le sedute.

Intanto a Villa locatelli si vive lo “psicodramma” della possibile (ormai probabilissima) scomparsa definitiva dell’ente-Provincia. Le ultime indicazioni da Roma parlano ormai apertamente di abolizione di queste strutture e a breve dovrebbe arrivare il commissario per gestire la transizione – ovvero il funerale di quella che per anni è stata l’amministrazione provinciale, “conquistata” vent’anni fa da Lecco.

CALOLZIOCORTE = ATTESA DEL VOTO ELETTORALE NELLA SEDE DEL PARTITO DEMOCRATICO ( UNITI PER CALOLZIO ) PER IL CANDIDATO SINDACO CESARE VALSECCHI , VINCITORE DELLE ELEZIONIElezioni comunali a maggio 2013 in alcuni Comuni del Lecchese. Due, vicini al capoluogo, quelli seguiti dalla nostra testata.

A Calolziocorte vince Cesare Valsecchi (centrosinistra, nella foto qui accanto) con il 39,45% dei voti in una competizione che vedeva al via ben quattro liste.POLTI BRUNO OLIVETO

Nella piccola Oliveto Lario a prevalere è il candidato del Pdl Bruno Polti che diventa sindaco con il 64% dei consensi sconfiggendo il rivale Marco Pini della Lista civica.

Nell’immagine a destra: il primo cittadino Polti.

NO BERLUSCONILa scena nazionale propone la “scomparsa” del politico che ha caratterizzato nel bene e nel male proprio l’ultimo ventennio: Silvio Berlusconi. Escluso il Cav dalla scena istituzionale con la condanna per la maxi evasione fiscale – accanto ad altre “rogne” giudiziarie – il panorama partitico vive un autentico ribaltone, che a Lecco ha connotati quasi surreali. L’ex Pdl vive una separazione in casa con l’ufficialità della Brambilla da una parte e i numeri di Piazza-Nava-Boscagli-Pasquini dall’altra. E quando va in pezzi il vecchio Popolo delle Libertà ecco rinascere Forza Italia intorno all’ex ministro calolziese e originarsi il Nuovo Centrodestra con la quasi totalità degli amministratori locali in coda dietro a Mauro Piazza e ai suoi.

Grillo a LeccoE chiudiamo (e non potrebbe essere altrimenti) con l’antipolitica, la stessa che ha fatto stare a casa il 5% egli elettori nelle scorse consultazioni nazionali e che ha provocato una frammentazione del voto importante di cui sembra essere riconosciuto che il primo beneficiario è stato lo Tsunami Grillo. La stessa che si alimenta di scandali che riguardano rappresentanti di partito o anche, molto di recente, di tecnici e segretari comunali (servono nomi o è Natale?).

Cala il sipario sul 2013 e stanno per accendersi le luci sul 2014, politici grandi e piccoli ora fateci godere queste feriettine natalizie.. non sappiamo cosa ci aspetta per l’anno nuovo, ma certo gli argomenti non mancheranno.