VALCAVA, UNA TERRA A DUE PASSI DA LECCO MA “SCONOSCIUTA” ALLA MAGGIOR PARTE DEI LECCHESI

LECCO – Riceviamo e volentieri proponiamo ai nostri lettori questa lettera-ode dedicata all’alta Valcava. Area che secondo l’autore della missiva è “poco frequentato dai lecchesi che per sgranchire le gambe preferiscono la Grigna o il Resegone”. Eppure…

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Caro Direttore,

               Paesaggio in Valcavaanche il grande caldo serve a qualcosa. In uno di quei pomeriggi che gli esperti consigliano di non sottovalutare, perché se esci come minimo ti becchi un’insolazione, ne ho approfittato per mettere ordine nelle molte fotografie della scorsa primavera. Tutti bei ricordi di altrettanto significative escursioni sulle nostre belle montagne che,ahimè, non sempre sono rimaste come natura le ha fatte.

E’questo il caso dell’alta Valcava, amena località turistica che ancora rimpiange i suoi tempi d’oro, quando frotte di turisti la raggiungevano grazie alla funivia, che però non è più in funzione da decenni. D’inverno la zona, baciata dal sole dall’alba al tramonto, era frequentata da sciatori e appassionati di escursioni sulla neve ma c’era gente tutto l’anno. La bella stagione, infatti, cominciava con la fioritura dei narcisi che venivano regolarmente “razziati”, come oggi fortunatamente non si fa quasi più grazie anche ai frutti dell’educazione ambientale. Il regolare afflusso di turisti proseguiva comunque fino ad autunno inoltrato, anche senza la funivia.  

La cava di ValcavaE’ proprio un bel posto e si  respira aria di “montagna” ma, Le assicuro, poco frequentato dai lecchesi che per sgranchire le gambe preferiscono la Grigna o il Resegone che pure confina con questo ultimo lembo di terra, che degrada dolcemente verso la pianura Padana. Ed è proprio spingendosi verso l’estremo confine di questa montagna che si incontra l’antica e dolente realtà delle cave, che certamente hanno dato pane e lavoro alla gente del posto ma hanno inferto alla natura una ferita che non si rimarginerà più.

A poca distanza, però, si può ancora camminare in luoghi che hanno mantenuto intatto il loro fascino naturalistico, immergendosi in estese praterie costellate da macchie di vegetazione spontanea che non impediscono allo sguardo di spaziare in ogni direzione, vista la posizione davvero unica di questa montagna. I siti più conosciuti del luogo sono il monte Linzone e il monte Tesoro, che custodisce anche un frequentatissimo e suggestivo sacrario degli alpini.

Lettera firmata