Lecco non è un’isola felice e l’immigrazione non è una risorsa, ma un problema serio.
Il procuratore Capo Dott. Angelo Chiappani nella conferenza stampa di inizio anno ha presentato il rapporto sulla giustizia a Lecco relativo al periodo luglio 2017 giugno 2018.
Dal documento emerge una fotografia critica della situazione della giustizia nella nostra provincia. Il palazzo di C.so Promessi Sposi ha una forza lavoro sottodimensionata, infatti i tre sostituti procuratori si devono sobbarcare una mole di casi che non ha pari in tutto il nord Italia: Lecco ha un sostituto procuratore ogni 80.000 abitanti, un dato che preoccupa e che dovrebbe far preoccupare il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.
Lecco non è un ‘isola felice’ come si è portati a pensare: l’aumento dei reati di estorsione, che spesso si esplicano attraverso i ricatti con fotografie attraverso internet, l’aumento delle rapine in un caso addirittura compiute da un collaboratore di giustizia, l’allarmante incremento di oltre il 35 % dei reati di stalking, non possono che sollecitare il governo a dare in dotazione a Lecco più forze dell’ ordine per un migliore controllo del territorio e si avverte la necessità di destinare maggiori risorse per progetti nelle scuole per la prevenzione e per favorire la nascita di una cultura basata sul rispetto dell’altro.
Inoltre l’altissimo numero dei reati commessi dai cittadini stranieri, oltre 1500, in aumento rispetto al precedente rapporto, che è pari a poco meno del 30% del totale dei reati commessi, è un dato preoccupante che dimostra ‘ca van sa dire’ che l’immigrazione senza controllo non è una risorsa, ma un problema serio e tangibile.
Le statistiche non sono né di destra né leghiste e chi è vittima di un reato denuncia il fatto non ponendosi i problema della nazionalità di chi l’ha commesso; fare finta di nulla davanti a questi dati è da stolti e continuare ad affermare che l’immigrazione non crea problemi è falso.
In un quadro economico critico con forti disuguaglianze sociali, con un’ alta disoccupazione giovanile, anche nella nostra provincia, e con un mercato del lavoro sempre più precario la risposta non può che essere il blocco dei flussi migratori incontrollati ed il rimpatrio dei migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale, diversamente si creano le basi perché queste persone in molti casi ricorrano al crimine.
Quando si affrontano i problemi quali l’immigrazione non bisogna farsi guidare dal peloso politically correct ma si deve avere il coraggio di dire le cose come stanno e, purtroppo, il rapporto sulla giustizia evidenza una correlazione fra immigrazione selvaggia e reati commessi.
Movimento Nazionale
per la Sovranità
Coordinamento Provinciale
di Lecco